Misure anti-covid: Cts raccomanda prudenza. Bonaccini: “Da giovedì 14 comuni emiliani in arancione rafforzato”
1 min readA un anno dalla prima ondata di covid-19, l’Italia piomba nelle avanguardie della terza. E mentre da da un lato si moltiplicano gli appelli per le riaperture, dall’altro aumentano le chiusure a livello locale. L’allarme varianti ha già trasformato la provincia di Brescia in zona arancione rafforzata e in altri punti del paese aumentano quelle rosse.
Il Comitato tecnico scientifico non nasconde la sua preoccupazione per il rialzo dei contagi e soprattutto per le prospettive che lasciano ipotizzare che entro la prima metà di marzo la variante inglese, più contagiosa del 38%, sarà ormai diventata prevalente. Per questo al premier Mario Draghi, che li ha convocati ieri sera a Palazzo Chigi, i tecnici suggeriscono estrema prudenza per eventuali riaperture di attività consigliando di fatto di confermare l’impianto del Dpcm in scadenza il 5 marzo. Oggi in Parlamento il ministro della Salute, Roberto Speranza, svolgerà le sue comunicazioni, per una interlocuzione tra governo e Camere sul provvedimento.
Intanto il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, annuncia che “da giovedì 14 comuni della regione saranno in zona arancione rafforzata”. “Questo significa che anche le scuole saranno chiuse – dice a Mattino – con la Dad che sarà al 100%. Si tratta di dieci comuni dell’imolese e di quattro comuni in provincia di Ravenna”.