Mixed zone, Allegri: “Scudetto? Riguarda Inter, Milan e Napoli”. Tudor: “Una buona gara ma non abbastanza contro una Juve in forma”
3 min readMixed zone, Allegri torna a sentir parlare di scudetto dopo il 2-0 al Verona ma non vuole parlarne, per ovvi motivi. Ad ogni modo la sconfitta dell’Inter nel derby apre a nuove possibilità, la prima è sicuramente quella che vede minate le certezze tricolore da parte dell’Inter. Discorsi ancora da carta stampata, la strada è ancora lunghissima, ora c’è la Coppa Italia e poi ripartirà anche la Champions, impegno non da poco. Andiamo a vedere che cosa hanno detto Allegri e Tudor a fine gara, partendo dal tecnico bianconero a Dazn.
PARTITA TOSTA- “E’ stata una partita tosta perché il Verona corre molto e ci ha fatto dannare. I tre davanti han lavorato bene, hanno tanta qualità e abbiamo avuto molte occasioni. Ma dobbiamo essere calmi e sereni perché il cammino è ancora lungo. Oggi era importante vincere per sfruttare l’entusiasmo dopo l’arrivo di Vlahovic e Zakaria e rubare punti all’Atalanta per la zona Champions. L’obiettivo scudetto è un discorso che riguarda solo Inter, Milan e Napoli”.
GARA E SINGOLI- “Io li farei giocare sempre tutti i giocatori di qualità, ma dipende dai momenti della stagione e dalle partite. Stasera c’era bisogno di tecnica perché il Verona ci aggrediva subito. Morata e Dybala hanno fatto una grande partita offensiva e difensiva. Hanno fatto due grandi assist e sono molto contento. Anche Arthur ha giocato bene. Ha giocato più in fase di contenimento che di organizzazione, ma lo ha fatto a due tocchi con maggiore velocità rispetto al solito”.
ORA L’ATALANTA- “Bisogna fare un passo alla volta, domenica abbiamo lo scontro diretto con l’Atalanta e davanti stanno viaggiando. Lo Scudetto riguarda quelle tre davanti, noi siamo ancora indietro. Ci mancano quei quattro punti per giocarci il titolo. C’è ancora tanto da lavorare, giovedì c’è la Coppa Italia e poi andremo a Bergamo. Noi dobbiamo fare la corsa sull’Atalanta che è la rivale diretta”.
SU VLAHOVIC E ZAKARIA- “Dusan non ha iniziato benissimo, ha sbagliato qualche stop. E’ un giocatore che si esalta nella lotta, ma deve essere più bravo a smarcarsi anche sul destro e ne abbiamo già parlato tanto in settimana. Zakaria come Matuidi? Direi di no. Matuidi era più aggressivo, lui arriva più come una pantera e mette le gambe ovunque perché è bravo nell’intercetto. Ha fatto bene l’interno e si è buttato bene negli spazi”.
SU CUADRADO- “Bisogna essere bravi ad andare avanti in Champions e Coppa così c’è spazio per far giocare tutti. Cuadrado è straordinario e ha giocato tantissimo. E’ normale che ci sono momenti in cui ha bisogno di recuperare, ma più mentalmente che fisicamente”.
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UNA BUONA GARA- “Abbiamo fato una buona gara ma per fare punti non basta. Serviva una grande prestazione ed un momento più opaco della Juve, che invece è in grande forma. I gol sono nati da due sbagli nostri, e poi c’è da dire che siamo mancati davanti: non abbiamo fatto la differenza nonostante fossimo messi molto bene in campo. Siamo abituati a portare tanti giocatori nella trequarti avversaria, ma la Juve dietro oggi era tosta e decisa a non prendere gol”.
OBBIETTIVI- “Questo gioco è frutto dell’esperienza maturata nel corso degli anni e dal confronto con Ivan Juric ho capito che il percorso che aveva iniziato lui qui era giusto. Lo sento mio adesso, e credo sia la cosa più importante, perché se non sei tu il primo a credere in un determinato sistema di gioco non puoi trasmettere le idee ai giocatori. Con un diverso tipo di calcio, con la zona invece che i duelli individuali magari, sono convintissimo che non arriverebbero gli stessi risultati, che si peggiorerebbe di un buon 30%. Io voglio dare un’impronta forte, fare in modo che i ragazzi sentano loro il modo di giocare che proponiamo. L’unico nostro problema, adesso, è che i nuovi hanno bisogno di tempo per abituarsi a questo tipo di gioco”.
SU VLAHOVIC- “Lui non dà solo qualità ma anche personalità: la Juve, rispetto all’anno scorso, è cambiata anche sotto questo punto di vista”.