Mixed zone, D’Aversa: “Felice per i ragazzi e per quelli che giocano meno”. Juric: “Deluso e rammaricato ma a gennaio non arriverà nessuno”

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16/12/2021 Alessandro Sgamma

Mixed zone, lo Spezia saluta la Coppa Italia ancor prima degli ottavi e per mano del Lecce, i salentini vincono 2-0 e si qualificano prima della Sampdoria che contro il Torino vince 2-1, per la felicità del tecnico D’Aversa che a fine gara su Italia 1 si è così espresso sul passaggio del turno.

MOLTO SODDISFATTO- “Sono molto soddisfatto della squadra, il risultato è giusto e meritato viste le occasioni create e il gioco mostrato. Sono felice per i ragazzi, soprattutto per quelli che giocano meno perché mi potranno mettere in difficoltà nelle scelte future: hanno dimostrato di meritare di indossare questa maglia. A gennaio affronteremo a Torino i detentori del titolo, quindi posso solo fare i complimenti alla squadra”.

PER IL MORALE- “La vittoria ti dà sempre qualcosa in più sotto l’aspetto della convinzione nei propri mezzi, e indubbiamente quando questo risultato arriva in una gara sentita come il derby la spinta è ancora maggiore. Ma ho sempre detto ai ragazzi che questo entusiasmo ci deve essere indipendentemente dal risultato, dunque era importante dare continuità al derby e i giocatori l’hanno fatto”.

Juric invece non prende bene la sconfitta, un’eliminazione amara per mano di una diretta concorrente anche in campionato

DELUSO E RAMMARICATO- “Sono deluso e rammaricato, si poteva fare meglio. Si poteva fare meglio, abbiamo preso due gol in un modo che non mi piace, e questa cosa mi dà fastidio”.

OPPORTUNITÀ PERSA- “Per noi la Coppa Italia non era un’ostacolo ma una grande opportunità. Avevamo in campo una squadra competitiva ed era l’occasione, per chi gioca meno, di dimostrare che mi sbagliavo. Sono contento per Rolando, che è tornato e ha fatto abbastanza bene. Mercato? A gennaio non si farà niente”.

ORA IL CAMPIONATO- “Col Verona sarà una partita difficilissima, è normale che un po’ di emozione ci sarà perché sono stati due anni splendidi, in cui abbiamo costruito cose belle”.