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Mixed zone, De Zerbi: “Italia? Cultura calcistica che non è la mia ma mi manca. Grande Mancini all’Europeo. È tutto suo”

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Roberto De Zerbi, da quest’anno tecnico dello Shakhtar Donetsk, ha parlato ai microfoni di Amazon Prime dopo aver ottenuto la qualificazione ai prossimi gironi di Champions League. Le sue parole al termine della gara che lo vede conquistare un obbiettivo fondamentale per la propria carriera.

LA GARA- La squadra ucraina, grande esperta in Europa, accede ai gironi di Champions League dopo l’1-0 dell’andata. Il ritorno non ba benissimo 2-1 per il Monaco nei 90 minuti regolamentari , ma l’ex Sassuolo si qualifica dopo i supplementari grazie all’autogol di Aguilar (114′) che vale il 3-2 complessivo sul Monaco. Passano anche Salisburgo e Sheriff: gli austriaci vincono di nuovo 2-1 ed eliminano il Brondby, i moldavi pareggiano 0-0 in Croazia con la Dinamo Zagabria dopo il 3-0 in casa.

DE ZERBI- “Sarri? Ho sentito la sua intervista, mi ha emozionato. Mi sento italiano, tornerei volentieri, seguo e mi manca il campionato, ma poi mi scontro con una cultura calcistica che non è la mia. Che però sta cambiando come dimostrano Mancini e tanti bravi allenatori giovani. L’Europeo è tutto di Mancini, ma io sono orgoglioso dei ragazzi che ho cresciuto al Sassuolo. Vedere una crescita analoga è un emozione che può provare solo un professore, oltre a un allenatore. Per me è una soddisfazione che vale come un titolo”.

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