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Mixed zone, Europa League in perfetto equilibrio: Gasperini, Spalletti e Sarri commentano vittoria, pareggio e sconfitta

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Mixed zone, serata in perfetto equilibrio per le italiane impegnate in Europa League, vittoria, pareggio e sconfitta che distribuiscono equamente gioie e malumori. È l’Atalanta a prendersi la vittoria contro l’Olympiakos, 2-1 e tutto rimandato al ritorno. ai prossimi 90 minuti anche il futuro del Napoli che con il Barcellona porta a casa un pari un po’ amaro per 1-1, sconfitta per la Lazio, il Porto vince 2-1 in casa. Andiamo a vedere che cosa hanno detto i tecnici a fine gara, partendo da Gasperini a Sky sport.

PRONTI AL RITORNO- “Le partite in Europa sono sempre difficili, trovi squadre leader nei loro campionati con giocatori che possono farti gol in qualunque momento. Là troveremo un ambiente molto caldo, ma potremo giocare una partita migliore. Abbiamo fiducia, ma la qualificazione è tutta da giocare”.

INFORTUNIO MURIEL- “E’ davvero un momentaccio, abbiamo tutti gli attaccanti infortunati. Cerchiamo di sopperire nel modo migliore”.

SULLA GARA- “Una partita in Europa è sempre complicata si gioca contro squadre leader nei rispettivi campionati che possono segnare in qualsiasi momento. Ci abbiamo messo un po’ a carburare poi i gol su calci da fermo aiutano in una situazione del genere. Si respirava troppo pessimismo, ma non credo ci si debba intossicare. Stiamo giocando un campionato da protagonisti, in Europa League abbiamo vinto seppur con i cerotti non posso che elogiare questi ragazzi anche se non sempre riusciamo a esprimere il nostro calcio migliore”.

COME TORNARE IN CHAMPIONS- “Vincere l’Europa League non è facile, lo dice la storia. Ci teniamo, è un palcoscenico internazionale fantastico ma se devo individuare il percorso più alla nostra portata è il campionato. Al di là del risultato maturato la sfida con la Juventus ci ha dato molta fiducia. Anche nel passato siamo stati capaci di arrivare davanti a qualche squadra importante. Non è facile, ne siamo consapevoli, ma è nelle nostre corde, ancora di più se recuperiamo un po’ di gente”.

Spalletti mastica amaro a fine partita, il pareggio con il Barcellona non è male ma poteva andare meglio

RIGORE INESISTENTE- “Meritavano il pareggio, ma il rigore è inesistente. Il braccio non è così aperto e non puoi correre con le mani dietro nello scatto, poi tocca solo il mignolo e la palla non cambia direzione. Io posso essere disponibile quanto volete, meritato il pareggio, ma non c’era rigore”.

SULLA GARA- “Non siamo riusciti a stare corti, poi loro possono venirti addosso ed hanno qualità indubbie per tenere il pallino del gioco. Dentro la partita ci sono questi momenti in cui non riusciamo a pressare alto, riportiamo palla dietro e nel frattempo loro ti vengono addosso, sono cose che fanno parte del tempo e dello spazio in cui si fanno e serve ancora una crescita. Loro hanno questi uno contro uno sugli esterni e ti mettono in difficoltà, hanno strappi micidiali e per questo ti abbassi con la linea difensiva. Dentro al campo però bisogna scalare in avanti altrimenti loro ti vengono con superiorità fino all’area, possiamo salire lì e andare alla contesa anche fisica con loro. Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari, nel secondo hanno tenuto più il pallone ed abbiamo sofferto un po’ ma se l’hai fatto in un tempo possiamo farlo per due”.

SU OSIMHEN- “Lui ha questi strappi, devi dargliela un po’ lunga per fargli prendere metri, ti fa respirare, fa soffrire la difesa, poi sulla scelta dei movimenti deve imparare delle cose e nel secondo tempo lui deve sapere di essere 4-5 volte in fuorigioco”.

SQUADRA IN CRESCITA- “Quello che abbiamo fatto in alcuni momenti possiamo farlo per tutta la gara, non dobbiamo ammucchiarci lì difensivamente, quando pressiamo bene recuperiamo palla e creiamo difficoltà. Abbiamo avuto una palla importante anche con Mertens, loro ne hanno avute di più ma se ci abbassiamo così torniamo a Sassuolo e si prende gol”.

Sarri, sconfitto ma non abbattuto, ad ogni modo servirà una vittoria al ritorno

SULLA GARA- “Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra forte. Dispiace che il primo tempo sia finito in parità perché c’era la possibilità di chiuderlo in vantaggio, ma per il ritorno è ancora tutto aperto. L’unico neo della gara è stato l’approccio all’inizio del secondo tempo. Era chiaro che avrebbero iniziato forte e abbiamo preso gol subito”.

ANALISI- “Quando abbiamo preso il gol dello svantaggio abbiamo sbandato per cinque minuti nel finale abbiamo avuto la palla per pareggiarla con Felipe Anderson. Abbiamo creato le stesse palle gol che hanno creato loro. La squadra ha giocato con personalità in uno stadio difficile. Abbiamo fatto un passo avanti. Tre mesi fa questa partita ci avrebbe messo in grande difficoltà. A livello di mentalità e di certezze sembriamo in crescita ora dobbiamo evitare ricadute e per questo ripeto che dobbiamo pensare solo a Udine”.

SUL RITORNO- “Al ritorno dovremo fare gol senza rischiare. Un risultato che poteva essere buono col vecchio regolamento con le nuove norme sui gol in trasferta è meno buono. Quella di ritorno sarà una gara difficile, ma ora dobbiamo solo pensare a Udine. Il Porto è una squadra forte, negli ultimi 11 mesi ha eliminato la Juventus e il Milan dalla Champions, non è semplice venire a giocare qui”.

SU IMMOBILE- “Disponibile per Udine? Domani sentirò il dottore e vedremo”.

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