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Mixed zone: il grande orgoglio di Scaloni, la dichiarazione di Messi e la serenità di Dalic

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Mixed zone, l’Argentina è la prima finalista del mondiale in Qatar, gran parte del merito ce l’ha Messi, come sottolineato a fine gara dal commissario tecnico Scaloni, il quale lo definisce addirittura il più grande della storia.

DIFFERENZA MINIMA- “Il risultato potrebbe non riflettere se c’era tanta superiorità da parte nostra. La differenza non era così grande. Hanno gestito molto bene la palla perché li’ hanno gente di altissimo livello. Ho capito che dovevo giocare così, mi sono sentito come contro l’Olanda, è qualcosa di emozionante, ma c’e’ ancora un passo da fare. Cerco di non entusiasmarmi, è difficile perché sono nel posto dei sogni per qualsiasi argentino. Rappresentare il proprio paese è emozionante. Poi puoi vincere o perdere. Messi il più grande della storia? Penso non ci siano dubbi. È emozionante vederlo. Ogni volta che lo vedi genera qualcosa, per i suoi compagni di squadra, per la gente. Non solo per gli argentini. È una fortuna che vesta in Albiceleste”.

LA PAROLA A MESSI- “Se domenica sarà la mia ultima partita a un Mondiale? Sicuramente sì. Dovrei aspettare molti altri anni e non credo che ci sarà l’opportunità. E finire così è il massimo”.

DALIC AMARO MA SERENO- “Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, ora dobbiamo alzare la testa e prepararci per la partita che ci aspetta. La sconfitta è meritata. Ho inserito Orsic per guadagnare profondità sulla fascia sinistra, creare superiorità numerica ed essere più verticali. Ma abbiamo subito il terzo gol ed è diventato poi difficile rimontare a quel punto. Brozovic ha sentito un problema muscolare e non volevo forzarlo, ma conservarlo per la prossima partita. Se qualcuno ci avesse detto che saremmo arrivati in semifinale, avremmo firmato. Siamo orgogliosi. In questo Mondiale ci è mancato un vero attaccante di ruolo”.

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