Mixed zone: il sogno di Gasperini e Percassi. L’incubo di Gattuso: “Pochi giorni a disposizione tra una gara e l’altra”
4 min readMixed zone, l’Atalanta raggiunge la Juventus nella finale di Coppa Italia da disputarsi a Roma il 19 maggio, salvo modifiche ai calendari. Gattuso eliminato da un 3-1 che ora lo porta alla sfida di sabato contro la Juve con le ultime forze rimaste tra mente e corpo. La situazione per il tecnico azzurro è sempre più complicata, nonostante il quarto posto Champions sia sempre alla portata, grazie anche alla “lentezza” del gruppo in lotta per l’Europa. Andiamo a vedere cosa hanno detto i tecnici al termine dell’incontro, partendo da Gaperini.
COMPLIMENTI A TUTTI- “È stato un periodo difficile, posso solo fare i complimenti ai miei. Globalmente stiamo vivendo un’altra stagione importante e, fra due settimane come oggi, giocheremo per la prima volta contro il Real Madrid. La continuità di risultati ha fatto crescere noi e la società. Ci aspettano grandissimi obiettivi, speriamo di centrarne qualcuno”.
SU PESSINA- “Pessina? Straordinario per la qualità dei due gol, ci sta dando moltissimo e sarà molto utile anche per la nazionale. Ma faccio fatica a fare delle classifiche di valore”.
SULLA FINALE- “La finale? Ci penseremo a maggio, affronteremo una squadra fortissima e favoritissima, ma andremo con il nostro coraggio per fare la nostra partita. Forse i risultati migliori contro di loro li abbiamo fatti proprio in coppa, dove abbiamo vinto. Speriamo di ripeterci. La Coppa o battere il Real? Vincere un trofeo è importante, ma restano anche i piazzamenti e i risultati. E’ difficile fare una scelta, la Champions ha un valore incredibile e superare il Real Madrid sarebbe qualcosa di impagabile e straordinario”.
SU GOMEZ- “Balla al Siviglia? E’ strano che in una serata così bella si parli ancora di Gomez”.
Alle parole di Gasperini replicano quelle del presidente Percassi, chiamato in causa in una delle serate più importanti della stagione. Una finale non è un trofeo ma per una società “giovane” come l’Atalanta dal punto di vista del prestigio è come se lo fosse.
QUALCOSA DI FANTASTICO- “È qualcosa di fantastico, siamo non felici ma di più. Da parte della mia famiglia, della società e di tutti i bergamaschi un grazie al mister e ai ragazzi che ci stupiscono ogni volta. Ci stanno facendo vivere un grande sogno”.
IL PUBBLICO CHE MANCA- “Il pubblico ci manca come l’aria, speriamo nelle prossime partite si possa tornare allo stadio anche se in numero ridotto. Pensare di andare in finale e avere un po’ della nostra gente che ci segue sarebbe qualcosa di unico”
FRUTTO DI INVESTIMENTI- “Stiamo vivendo partite impensabili fino a qualche anno fa, dobbiamo viverle con attenzione e lo abbiamo sempre fatto. Stiamo vivendo qualcosa che ci siamo meritati sul campo, ma di importante. La squadra di stasera è figlia anche di tanti investimenti, non si è solo venduto. È stato un bilanciamento, ma è ovvio che la nostra realtà ci porta a vendere ma l’Atalanta è cresciuta anche a investimenti significativi che hanno fatto crescere la rosa altrimenti. Pessina? per qualità in campo e fuori sta crescendo in maniera significativa e quest’anno si sta completando”.
Gattuso a testa alta alla fine del match contro l’Atalanta, non potrebbe essere diversamente in quanto tecnico e responsabile di un crollo che negli ultimi tempi sta investendo la squadra e ovviamente chi la guida. Ora la Juventus.
POTEVAMO FARE MEGLIO- “Potevamo fare molto meglio sui tre gol. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica e l’Atalanta ha fatto nettamente meglio. Nella ripresa siamo riusciti a metterli in difficoltà, ma il terzo gol ci ha tagliato le gambe. Dopo 15′ andar sotto di due gol non era facile. Abbiamo reagito bene, ma non è bastato. Sappiamo che stiamo vivendo un momento complicato e dobbiamo ritrovare l’entusiasmo”.
RIPARTIRE E RECUPERARE UOMINI- “Dobbiamo ripartire e recuperare uomini. Oggi in difesa i due centrali non avevano mai giocato insieme. Dobbiamo limare qualcosa. Stasera abbiamo preso tre gol evitabili, due li abbiamo presi alla stessa maniera. Ma non riusciamo a preparare nulla con pochi giorni a disposizione tra una gara e l’altra. Ho cambiato modulo nella ripresa lasciando Insigne libero di agire a tuttocampo. Nel primo tempo non riuscivamo a trovarlo. Politano? sta bene in questo momento. Riesce a saltare l’uomo e a fare superiorità numerica”.
SU OSIMHEN- “E’ stato 94 giorni fermo e non era facile giocare dall’inizio. Ha fatto cose buone a tratti, ma gli manca ancora la sua dote principale, cioè lo scatto. Gli manca ancora la condizione e il minutaggio. Può fare molto, ma molto meglio”.
SULLA GARA CON LA JUVE- “Sabato sarà dura con la Juve, ma tutte le gare sono difficili. Gli stimoli non mancano, ma il problema ora è recuperare qualche infortunato. De Laurentiis? Non gli ho parlato, non ci siamo visti allo stadio”.