Mixed zone, Klopp: “Ci siamo resi la vita difficile da soli, l’importante è reagire”. Emery: “La Champions ci ha chiesto molto, dobbiamo recuperare in Liga”
3 min readMixed zone, Liverpool in finale di Champions per la decima volta nella propria storia, a farne le spese il Villarreal, forte nel recuperare i due goal di svantaggio della gara di andata ma non abbastanza da reggere la pressione per 90 minuti. Il Liverpool entra in campo nel secondo tempo con il piglio di chi vuole la finale, segna tre goal in 45 minuti ed ora attende di conoscere l’altra finalista, una tra Real e City. Al termine della gara Klopp ha analizzato così la gara.
IMPORTANTE LA REAZIONE- “Ci siamo resi difficile la vita da soli. Sapevamo che certe situazioni possono succedere, ma l’importante è reagire. Abbiamo preso gol dopo tre minuti, il contrario di quello che avremmo volto e poi i nostri avversari ci hanno impedito di giocare con una pressione uomo contro uomo incredibile. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che un episodio poteva cambiare la gara e dopo aver aumentato l’aggressività e il gioco tra le linee siamo riusciti a ribaltare il risultato e centrare la qualificazione”.
SULLA GARA- “Il Villarreal ha fatto un primo tempo a ritmi altissimi e hanno controllato l’inerzia del match. Sapevamo cosa stava andando storto e dovevamo trovare il modo per far bene quello che sappiamo fare. La reazione della squadra è stato l’aspetto più importante. Eravamo calmi e sapevamo cosa fare. Dovevamo accettare il fatto che se il Villarreal avesse tenuto lo stesso ritmo nella ripresa avrebbero meritato loro di andare in finale”.
CAMBI E DIAZ- “Non è questione di uomini, ma di atteggiamento. Non eravamo abbastanza flessibili con le posizioni in campo e per questo motivo abbiamo dovuto mischiare un po’ le carte nell’intervallo. E’ come abbiamo iniziato a giocare nella ripresa che ha cambiato la gara. Abbiamo iniziato a far girare la palla, siamo stati più compatti e siamo riusciti a pressare il Villarrreal portando a casa l’obiettivo”.
TRA CITY E REAL- “Non ho preferenze tra City e Real. Chi vincerà avrà meritato la finale e ce la vedremo con loro a Parigi. Sarà una finale enorme”.
Emery, dal 2-0 al 2-3, dal sogno quasi realizzato all’incubo in pochi minuti ma comunque con grande orgoglio e soddisfazione. Le sue parole in conferenza stampa
LIVELLI DIFFERENTI- “Avevamo pianificato una partita del genere, anche perché ci serviva qualcosa in più per qualificarci. Volevamo spingere e lo abbiamo fatto nel primo tempo, interpretandolo in modo eccezionale, anche se non siamo riusciti a mantenere lo stesso livello di gioco e intensità per tutti i 90′ di gioco”.
SULLA GARA- “Nel secondo tempo abbiamo perso un po’ di forza e dovevamo recuperare, avere un po’ più di possesso palla ed essere forti in fase difensiva. Quando loro hanno alzato il ritmo, noi non abbiamo avuto la capacità di rispondere a un avversario come il Liverpool; abbiamo perso praticamente tutto nel secondo tempo, è stato difficile per noi trovare risorse in questo senso. Mi sento felice e orgoglioso, ma volevamo di più. Personalmente coltivavo insieme ai ragazzi il sogno e l’ambizione di fare un altro passo. Non sarà così, ma continueremo a perseguire il nostro progetto tecnico. La Champions ci ha chiesto molto e in Liga siamo settimi. Dovremo dare il massimo nelle prossime quattro partite per tornare in Europa”.