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Mixed zone, le voci dei protagonisti azzurri dopo i tre goal alla Turchia: Mancini, Immobile, Spinazzola, Insigne e Bonucci

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Mixed zone, l’Italia di Roberto Mancini parte con un ritmo da finale, con una carica che spazza via la Turchia, costringendola a ripiegare su se stessa per tutta la durata della gara. Novanta minuti dietro la linea del pallone per cercare di arginare la furia azzurra che malgrado le decisioni incomprensibili di una squadra arbitrale distratta, riesce a fare tre goal, sfondando un muro rosso che nella prima parte di gara qualche preoccupazione l’aveva destata. Al termine della gara, le dichiarazioni dei protagonisti ai microfoni Sky e Rai, partendo dal ct.

MANCINI- “Abbiamo fatto una buona partita, pure nel primo tempo dove non abbiamo trovato il gol”. Prestazione praticamente perfetta degli Azzurri: “Messaggio alle altre squadre? Era importante iniziare bene, è una bella soddisfazione per tutti gli italiani. Spero in tante altre serate così, mancano solo sei partite a Wembley…Non era semplice perché era il debutto e loro sono un’ottima squadra. C’è stato anche l’aiuto del pubblico, abbiamo giocato veramente bene. Speravo che iniziasse così, è importante iniziare bene l’Europeo soprattutto qui a Roma. Spero che tutti gli italiani abbiano passato una bella serata, rimane la sensazione di aver fatto un passo avanti, loro erano tutti dietro e noi abbiamo continuato a giocare. La squadra? Noi siano consapevoli di avere un’ottima squadra, sappiamo che possiamo migliorare molto e abbiamo rispetto per le squadre che incontriamo, la Turchia è piena di talento. Dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista, abbiamo giocatori giovani che hanno giocato poco in Serie A e alcuni nemmeno una coppa europea. Sono ragazzi maturi, sanno giocare a calcio, io gli ho detto di giocare tranquilli”.

IMMOBILE- “E’ stato un po’ strano risentire il calore e l’affetto che ci è tanto mancato. Il primo pensiero va a chi ha sofferto e soffre per questo maledetto virus. Dedichiamo la vittoria a loro. Esultanza? Prima ho fatto la classica J. Il gol va a mia moglie e alla mia famiglia che mi sono vicini anche nei momenti difficili, mi sento soddisfatto. Poi abbiamo ricevuto un messaggio da Lino Banfi che ci ha chiesto di dire “Porca puttena” a ogni gol. Sia io che Insigne lo abbiamo fatto. Turchia? La Turchia è una squadra forte, ha vinto con la Francia e con l’olanda, ha dato del filo da torcere alla Germania… non era così facile e scontato come poteva sembrare. Noi in realtà non abbiamo pensato a quello, a chi avessero affrontato prima. Abbiamo raccolto tutte le cose positive. Non nego che eravamo tutti emozionati, ma poi ci siamo sciolti.

SPINAZZOLA- “Questa sera è stata emozionante, a partire dal pullman vedendo tutti i tifosi. Abbiamo avuto i brividi, ci mancavano da morire. Partita perfetta, senza gol subiti e proponendo un buon calcio. Macchina da guerra? Quello lo dirà il campo, siamo stati pazzeschi. Ho dormito, sono molto tranquillo, perché so quello che devo fare in campo. Sono convinto dei miei mezzi e dormo sereno. Quest’oggi vedere mio figlio per la prima volta è stata un’emozione pazzesca. Il mister mi richiama sempre che devo pressare e andare su ogni tanto gli dico di farmi rifiatare perché non ce la faccio (ride ndr). Abbiamo un centrocampo e un attacco pazzesco. Abbiamo un mix di qualità incredibile, chi ha tecnica, chi ha forza, chi ha tutto, abbiamo grande varietà”.

INSIGNE- “È stato molto emozionante, essendo la prima in casa, con i nostri tifosi, era un’emozione unica. Pian piano ci siamo tolti la paura e siamo riusciti a fare un gran secondo tempo con tre gol. Mancini ci ha detto di stare tranquilli, ci sta che l’arbitro non fischi il rigore. Dobbiamo star concentrati sulla partita. La nostra forza è il gruppo, ci mettiamo sempre a disposizione. È stata una serata particolare, è stato un anno e mezzo difficile senza tifosi. Speriamo sia un punto di partenza”.

BONUCCI- “Quando cominci queste avventure un po’ di emozione ci deve essere che ti genera la voglia di giocare. Me la immaginavo così, è la strada che abbiamo intrapreso me l’ha fatta immaginare così e l’abbiamo realizzata. È solo la prima, piedi per terra. Le partite sono ravvicinate, le squadre ci conosceranno sempre di più ma sanno che giocando così potremo mettere in difficoltà tutti”. Poi ai microfoni della Rai: “Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Qualche errore di troppo a volte ma siamo stati bravi a temporeggiare. Ora recuperiamo le energie e pensiamo alla Svizzera. Giochiamo il calcio e questo è ciò che è cambiato con Mancini. Dobbiamo pensare partita dopo partita e guadagnare gli ottavi. Nove gare che non prendiamo gol, significa che c’è un gran lavoro di squadra. Dobbiamo solamente dire grazie ad attaccanti e centrocampisti. Chi gioca ed entra sa cosa deve fare. Lo stadio pieno mi ha emozionato, l’adrenalina è fantastica. C’è una luce in fondo al tunnel”.

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