Mixed zone: Pioli, Fonseca e Gattuso in ordine nella scala di soddisfazione. Per l’azzurro più amarezza
4 min readMixed zone, Europa League, vince il Milan 3-1 contro il Celtic, ai rossoneri lo scettro della più sicura in campo mentre la Roma vince a fatica ed in rimonta contro lo Young Boys ed il Napoli perde addirittura 1-0 contro l’AZ Alkmaar. Umori chiaramente differenti al termine degli incontri per i tre tecnici, andiamo a vedere cosa hanno detto Pioli, Fonseca e Gattuso ai rispettivi microfoni, nel post gara, cominciando da Pioli.
GARA CONDOTTA BENE- “E’ stata una partita condotta bene, con personalità e qualità. Nella ripresa poi siamo stati meno precisi e abbiamo rischiato qualcosa. Dopo il derby questa gara poteva essere una trappola, ma abbiamo dimostrato di non essere una squadra normale. Una squadra normale dopo una vittoria prestigiosa mostra meno determinazione, noi invece abbiamo approcciato bene il match”. “Il nostro percorso è solo all’inizio”.
IL SEGRETO DI QUESTO MILAN- “Il segreto di questo Milan è semplice. Tutti lavoriamo in un’unica direzione da più tempo: società, area tecnica, staff e giocatori. Ci sentiamo tutti una parte di questo ambiente. Siamo una squadra giovane, ma vogliamo crescere e migliorare. Il segreto parte dalla proprietà, che ha confermato questo modo di lavorare e giocatori importanti, acquistando poi anche dei giovani promettenti già pronti per il nostro calcio. I risultati positivi danno fiducia, forza e consapevolezza. Ma siamo consapevoli che arriveranno anche momenti più delicati e difficili che dovremo saper sfruttare per migliorare. Siamo una squadra giovane, ma abbiamo personalità in campo e nello spogliatoio. Donnarumma ha 21 anni, ma è un adulto. Poi abbiamo calciatori del calibro di Ibra, Kessie e Kjaer”.
ORA LA ROMA- “Con la Roma sarà un altro bel test. Sarà una gara difficile. I giallorossi davanti sono secondi a poche squadre. Ma anche noi siamo forti e vogliamo proporre un calcio propositivo. Dobbiamo prepararci al meglio per continuare a far bene e proseguire il nostro percorso. La svolta è arrivata cercando giocatori adatti al nostro modo di giocare che colmassero le nostre carenze. Siamo ancora all’inizio.”.
SULLO SCUDETTO- “Cosa manca per lo scudetto? Più alziamo il livello tecnico, meglio è. Poi si possono fare tanti ragionamenti sul modo di stare in campo e su tanti aspetti da curare. Ma è la qualità dei giocatori che fa la differenza. Con nuovi innesti potremo alzare il nostro livello nelle prossime finestre di mercato. Ci sono 3/4 squadre più forti di noi sulla carta, ma i pronostici non scendono in campo e noi possiamo giocarcela con tutti”.
Sospiro di sollievo per Fonseca, la sua Roma vince in Svizzera 2-1 contro lo Young Boys in rimonta, una gara difficile a pochi giorni dallo scontro diretto con il Milan in campionato (lunedì)
ORA PENSIAMO AL MILAN- “Era importante iniziare con una vittoria, ma ci sono ancora tante partite. Ora pensiamo al Milan. Io ho fiducia in tutti i miei giocatori, è stata una partita difficile. Lo Young Boys non è una squadra facile, hanno vinto tutte le ultime 15 partite qui. All’inizio abbiamo faticato su questo terreno, poi siamo venuti fuori. Era importante prendersi i tre punti e l’abbiamo fatto bene”.
SUI SUOI GIOCATORI- “Spinazzola sta molto bene, è in un gran momento ed è un giocatore importante. E’ importante vedere che anche i giocatori che normalmente non hanno giocato molto hanno dato una risposta, facendo una buona partenza. Numericamente abbiamo delle difficoltà in questo momento perché non abbiamo molti giocatori. Vediamo come staranno”.
Alto, medio, basso. L’ultimo gradino della scala di soddisfazione spetta a Gattuso, sconfitto in casa contro gli olandesi dell’AZ Alkmaar.
GIOCATO POCO E MALE- “Non dovevamo perdere, il possesso palla va bene, ma è stato sterile. Ci vuole più veemenza e più fame, oggi abbiamo giocato poco senza palla. Abbiamo complicato il cammino e ora non possiamo sbagliare più. Forse abbiamo preso troppi complimenti dopo l’ultima partita con l’Atalanta…”.
AZ QUI A DIFENDERSI- “Potevamo starci una giornata oggi, non avremmo segnato: la sensazione era questa. Abbiamo preso mezzo tiro in porta e l’abbiamo persa. Abbiamo fatto un possesso palla sterile, facendo il solletico agli avversari. Dovevamo giocare meglio senza palla, per il resto abbiamo fatto quello che dovevamo. Noi abbiamo comandato la partita, ma negli ultimi 10-15 metri potevamo fare meglio. Quando succedono queste cose legate al Covid, vengono sempre fuori le motivazioni. L’AZ non ha mai difeso così. Di solito fa gioco, invece è venuto qui solo a difendersi, facendo una partita di gran mentalità. Ogni partita è una storia a sé, il bello del calcio è questo. Tra tre giorni abbiamo la possibilità di rifarci”.
SUL GOAL PRESO E DECISIVO- “Abbiamo concesso un solo tiro più quello del gol. Non c’è stata la sensazione che potessimo prendere ripartenze. Questo tipo di partite esiste, è un’altra competizione. Che ci serva da lezione. Il fatto che manca Zielinski o Elmas fa mancare qualcosa, ma rifarei tutto perché la prestazione mi è piaciuta. Non è una questione di stanchezza. Questa squadra deve trovare la via del gol, quando gioca così, perché poi è chiaro che si va a rischiare”.