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Mixed zone: Pirlo chiede tempo per costruire la squadra, Inzaghi sospira e ringrazia i presenti

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Mixed zone, secondo turno di Champions League, mezza felicità per il calcio italiano, Juventus e Lazio chiudono rispettivamente con una sconfitta e con un pari, per un totale di 3 pareggi ed una sconfitta, considerando anche Inter ed Atalanta. La squadra di Pirlo dice la propria contro il Barcellona ma sbatte sull’occhio vigile del Var in quanto a fuorigioco, mentre la Lazio con mezza squadra fuori se la cava egregiamente ed ora guida il proprio girone con 4 punti. Andiamo a vedere quello che hanno detto i due tecnici al termine delle rispettive gare, cominciando da Pirlo.

NOI CONTATI ED INDIETRO- “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, loro sono più avanti nel percorso, hanno giocatori più abituati a queste partite, mentre noi siamo in costruzione, ci servirà per crescere. E’ sempre il momento dei risultati. Spero di avere presto a disposizione gli altri giocatori, ora siamo contati e non ho altre soluzioni”.

CONFUSIONE DIECI CONTRO UNDICI- Non hanno capito di dover restare lì, senza pressare e correre a vuoto. Dovevamo posizionarci meglio sul campo. Ma in certe occasioni erano vicini e giocavano sulla stessa palla”.

SU CHIESA- “Volevamo tenerlo largo, abbiamo cercato nel secondo tempo di avanzare Rabiot, volevamo fare l’uno contro uno, ma poi sono i giocatori che fanno le scelte. Dobbiamo giocare più veloci”.

LAVORARE E MIGLIORARE- “Fa parte dei cicli del calcio della Juventus, ora ci sono giocatori giovani, ci vorranno più partite ed esperienza, bisogna lavorare e migliorare per giocare alla pari con il Barcellona. Dobbiamo migliorare soprattutto in quella zona, abbiamo giocatori giovani che hanno bisogno di crescere in fretta e queste partite ti aiutano. Abbiamo sbagliato tante scelte di passaggio, c’è da lavorare e migliorare”.

Soddisfazione per simone Inzaghi che contro il Bruges si presenta senza mezza squadra titolare causa Covid. La paura di prendere l’imbarcata aleggiava nell’ambiente biancoceleste alla vigilia ed invece la squadra reagisce alla grande e si prende il primo posto nel girone. Vince anche il Borussia contro lo Zenit.

GARA DIFFICILE DA PREPARARE- “La partita è stata difficile da preparare, con tante vicissitudini, ma siamo stati bravi a fare una prestazione di carattere e orgoglio ed era importante non perdere questa sera. Sono soddisfatto per quanto fatto dai ragazzi in campo, siamo venuti qui con 12 giocatori di movimento, una cosa che non mi era mai capitato, ma il momento è questo e speriamo che non ricapitino più situazioni simili in futuro”.

TROPPE DEFEZIONI- “Abbiamo fatto di necessità virtù fra mille difficoltà a cui si è aggiunto il problema di Patric a fine primo tempo che ha avuto sbandamenti e conati di vomito e mi ha costretto a un cambio forzato. Pereira è arrivato oggi alle 17:15, con un volo sulle gambe, ma è stato bravissimo come sono stati bravi Muriqi e il ragazzo  che sono entrati bene in campo”.

SUL RIGORE- “Rigore? Mi hanno detto che poteva starci o meno, c’è stata una trattenuta e sappiamo che in Europa sono più severi in queste occasioni”.

COME PROCEDERE- Il primato? Sono passate due gare, ne mancano quattro e dobbiamo interpretare al meglio il doppio scontro con lo Zenit”.

UN PUNTO CHE PESA- “Questo è un punto che può pesare perché il ritorno con il Bruges ce l’avremo all’ultima in casa e ritroveremo giocatori importanti. Stasera la squadra doveva tirare fuori la prestazione e tra mille difficoltà lo abbiamo fatto”.

SU PAROLO- “Parolo? Penso che Marco lo conosciamo tutti, ha dato tantissimo in questi anni e sta dando ancora quello che può. Oggi è partito da play a centrocampo e ha chiuso in difesa, è stato bravissimo e lo ringrazio”.

 

 

 

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