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Mixed zone, Pirlo: “Il pareggio era da annullare. Dybala? Non sta ancora bene”. Pioli: “Mi manca possibilità di scelta”

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Mixed zone, si chiude il sedicesimo turno di campionato con il sorriso di Pirlo e l’espressione preoccupata di Pioli, il quale inizia a sentire il peso di dover trainare una squadra senza gli uomini chiave, fuori per infortunio o Covid. La Juve vince 3-1 nel risultato ma anche ai punti, la squadra rossonera soffre e va sotto proprio nel momento di maggior difficoltà, poi si riprende con il pari di Calabria ma non è serata. Lo sa bene Theo Hernandez che deve fare i Conti con un Chiesa straordinario e devastante. Andiamo a vedere cosa hanno detto i due tecnici al termine dell’incontro, partendo da Pioli.

PARTITA EQUILIBRATA- “La partita è stata equilibrata, in alcuni momenti hanno fatto meglio di noi, così come noi abbiamo fatto meglio in altri momenti. L’episodio del 2-1 ha cambiato l’inerzia della partita e poi non siamo più riusciti a riprenderla. Sette assenze sono tante, non abbiamo perso l’identità”.

SU IBRA-  “Sta meglio, la prossima partita è tra tre giorni. Credo che a Cagliari ci sarà”.

ASSENZE PESANTI- “Sette assenze sono tante, non abbiamo perso l’identità. Gli episodi e la qualità degli avversari hanno fatto la differenza. Sul 2-1 stavamo forse tenendo meglio il campo di loro”.

ERRORI DIFENSIVI- “In qualche situazione difensiva si poteva fare meglio, non siamo riusciti a sfruttare qualche recupero alto nel primo tempo”.

COMUNQUE APPLAUSI-  “La squadra poteva spaventarsi, ha saputo stanotte che sarebbero mancati altri due giocatori. Non ha avuto paura. Abbiamo certi valori, abbiamo tenuto il campo bene. La Juventus ha vinto nove scudetti, ha grande qualità, ma abbiamo tenuto testa con convinzione e forza. La loro qualità ci ha penalizzato sui gol, anche se potevamo essere più attenti”.

MANCAVA DA TANTO-  “Era tanto che non vivevamo le brutte sensazioni di una sconfitta, gli ho dato una pacca sulla spalla, se lo meritavano. Non ci devono essere rimpianti dopo una gara così, testa alta, la partita l’abbiamo fatta e tra tre giorni dobbiamo tornare in campo”.

SULLA MENTALITÀ- “Giochiamo ogni singola partita con convinzione, mi auguro di ritornare ad avere più possibilità di scelta e certi giocatori importanti. Il fatto di aver mantenuto l’intensità senza certi giocatori ci deve dare grande convinzione”.

SU LEAO- “Sta crescendo tanto, stasera ha tenuto sempre in ansia la difesa avversaria. Nella cattiveria può fare passi in avanti, li farà e li sta facendo. Sta lavorando per la squadra come non aveva mai fatto, è un segno della sua crescita e disponibilità. Ha grandissima potenzialità, continuerà a crescere”.

Discorsi ovviamente differenti per Pirlo ma comunque in linea per quanto riguarda l’umiltà di base, il tecnico bianconero vince ma si mantiene sugli standard di partenza

VITTORIA IMPORTANTE-  “Era importante per noi stessi, non abbiamo guardato i risultati di quelle che ci stavano sopra perché eravamo attenti e concentrati su quello che dovevamo fare noi, l’abbiamo fatto bene. Noi guardiamo partita dopo partita e poi  tra qualche mese vedremo dove saremo. Però era importante la partita da giocare questa sera soprattutto per cercare questo spirito, lo spirito di una squadra che vuole comandare, venire in un campo così importante contro la prima in classifica a giocarsi la partita”.

CHIESA ALLA GRANDE- “Sì, ma il suo ruolo è quello, lo abbiamo comprato per cercare di trovarlo nell’uno contro uno negli ultimi 30 metri, quindi quello lo fa benissimo. A volte gioca a destra, a volte a sinistra per necessità, però il suo ruolo non cambia durante la partita. La sua posizione era fondamentale per costringere Theo a stare basso e a preoccuparsi della fase difensiva contro un giocatore veloce e bravo nell’uno contro uno”.

SUL GOAL DEL PARI- “Lì c’è da fischiare il fallo di punizione, prima di tutto. Prima di tutto il fallo e il gioco deve essere fermato. Poi dopo vengono gli errori della squadra. Danilo in quel momento deve essere più aggressivo perché deve essere pronto a fare una preventiva alti, però anche il resto della squadra non era messa benissimo, quindi quando non sei messo bene anche la pressione deve essere diversa. Se ti accorgi di essere in ritardo  devi cominciare a scappare e a posizionarti meglio. Però nasce tutto da un fallo non fischiato”.

VIA SUBITO BENTANCUR- “Sì, abbiamo fatto una buona partita, Rabiot veniva da due partite di squalifica, quindi era bello fresco, aveva voglia di giocare e quando è in queste condizioni è capace di fare box to box. Sappiamo le sue caratteristiche e quando è in questa condizione può fare qualsiasi cosa. Non sa neanche lui quante potenzialità ha ancora da esprimere quindi cerchiamo di migliorarlo partita dopo partita. Bentancur era stanco e visto che stava rischiando di prendere il secondo giallo  siamo stati svelti a toglierlo”.

SU DYBALA- “Qua sono tutti titolari con me. Ho la fortuna di poter scegliere partita dopo partita in base a quello che cerchiamo e in base anche a come giocano le altre squadre. Noi avevamo solo bisogno che Dybala riprendesse la forma fisica di qualche tempo fa, non sta benissimo neanche adesso, perchè a fine primo tempo non stava bene, quindi ha potuto giocare solo pochi minuti nel secondo tempo. Noi aspettiamo solo che sia al 100% perchè non l’abbiamo ancora avuto dall’inizio della stagione, poi quando ci sarà da fare delle scelte, in base alla partita, sceglieremo i migliori e quelli più adatti al tipo di partita. Sta spingendo con la società per il rinnovo di Dybala? Ma no, queste non sono cose che mi riguardano come ho sempre detto, io penso ad allenare i giocatori, i contratti vengono fatti dal giocatore e dalla società, quindi non intervengo in queste cose”.

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