Mixed zone, Pirlo: “Questo è il mio primo anno ed è solo l’inizio, ecco come se ne esce”. Conceicao: “Squadra coraggiosa”
3 min readMixed zone, la Juventus abbandona la Champions League nonostante la vittoria per 3-2, anche in questo caso il goal fuori casa fa una vittima illustre, il 2-1 dell’andata combacia perfettamente con il 3-2 bianconero di Torino ma non basta. Juve eliminata, Porto avanti ed ora Pirlo proverà a puntare alla vittoria con il Napoli nel tentativo disperato di rimanere aggrappato alla corsa scudetto, senza dimenticare la finale di Coppa Italia. Andiamo a vedere cosa hanno detto i due tecnici al termine dell’incontro, partendo da Pirlo.
COME SE NE ESCE- “Da questo momento se ne esce cancellando questa partita. Dobbiamo mentalizzarci sul campionato, siamo a marzo, ci sono ancora partite e dobbiamo farle al meglio per risalire la classifica. Futuro? Io in questo momento sono allenatore della Juventus, è solo l’inizio di un progetto più ampio. Questo è solo il primo anno. Ho parlato con il presidente Agnelli, non mi ha rassicurato di niente perché ero già tranquillo, da qui ripartiamo”.
SULLA GARA- “Abbiamo fatto quattro errori in due gare e ci sono costati la qualificazione. In Champions League questi errori non sono ammissibili. I ragazzi hanno fatto il massimo, ma purtroppo non è bastato. Abbiamo fatto una brutta gara all’andata e qui siamo partiti mali, quando commetti questi errori e subisci quattro gol così è poi difficile passare il turno. Siamo a marzo, dobbiamo buttarci sul campionato cercando di dimenticare quanto successo questa sera perché c’è ancora tempo per recuperare. Federico sta facendo benissimo, anche in fase realizzativa, dispiace per lui e per tutta la squadra perché volevamo andare avanti a tutti i costi in Champions”.
E ANCORA SUGLI ERRORI- “Non abbiamo sbagliato quando eravamo in superiorità numerica, perché l’unica soluzione che potevamo attuare era quella di allargarli il più possibile, far circolare bene la palla da una parte all’altra e poi di riempire bene l’area perché loro ti davano solo questa opportunità avendo 5-6 difensori e più sulla linea difensiva, quindi avevamo provato ad allargarli con calma, da una parte all’altra e i gol poi sono arrivati con queste azioni”.
MORATA E SUPERIORITÀ NUMERICA- “Stasera eravamo partiti anche bene, con Morata potevamo passare subito in vantaggio. Poi un episodio in area c’è costato un rigore che ha cambiato la partita. Nella ripresa abbiamo fatto la gara che dovevamo, anche grazie alla superiorità numerica. Capita qualche volta di non approcciarla al meglio ma stasera eravamo partiti meglio di loro. Se la riesci a sbloccare dopo 2-3 minuti la gara cambia, invece vai sotto e la gara diventa completamente diversa”.
SUL RADDOPPIO DI OLIVEIRA- “Gli uomini in barriera? Li scegliamo noi, non era mai successo di girarsi. Forse non erano collegati alla pericolosità del tiro e pensavano di non dover reagire. E’ stato fatto un errore e in Champions questo errore lo paghi. Non hanno capito l’importanza del tiro e si sono girati”.
SUL CAMPIONATO- “Ci sono partite e partite, momenti e momenti. Per me è la prima volta da allenatore ed è davvero brutto ma ora dobbiamo continuare a lavorare perché siamo a marzo. Abbiamo giocatori giovani che stanno crescendo partita dopo partita, non è facile giocare queste partite alla Juventus ma i giovani hanno giocato con voglia e abnegazione. A loro non si può dire nulla, hanno dato il massimo”.
Pirlo aggrappato al futuro, Conceicao al presente che equivale ai quarti di finale nell’attesa dei sorteggi, in programma la prossima settimana
UN GRUPPO CORAGGIOSO- “Ho un gruppo di giocatori coraggiosi-le sue parole ai microfoni della Uefa- che hanno interpretato al meglio la partita contro una grande squadra e contro giocatori di altissimo livello. Abbiamo sofferto, ma siamo stati anche in grado di creare difficoltà alla Juventus”.
UNA SQUADRA VERA- “Chi siamo? Siamo stati una vera squadra, faccio i complimenti ai miei giocatori, hanno fatto un lavoro fantastico. Dopo l’espulsione di Taremi abbiamo mostrato il DNA del Porto. Non abbiamo mai smesso di crederci. Queste partite segnano la storia del club. Ho detto loro che era necessario fare qualcosa di più, è da queste situazioni che si trova la forza”.