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Mixed zone: Pirlo rialza la testa con orgoglio e fiducia. Inzaghi poco convinto, poteva andare meglio

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Mixed zone, Champions League, si conclude il quinto turno con la vittoria della Juventus per 3-0 sulla Dinamo Kiev e con il pari della Lazio con il Borussia Dortmund per 1-1, Inzaghi ora andrà tentare la scalata al primo posto del proprio girone che potrebbe addirittura arrivare con un pareggio, qualora i tedeschi perdessero con Lo Zenit. Per Pirlo il primo posto è un po’ più complicato, non solo dovrebbe battere il Barcellona in Catalogna mercoledì prossimo ma dovrebbe farlo anche con una differenza reti tale da superare i catalani, forti per 2-o nella gara di andata. Andiamo a vedere cosa hanno detto i due tecnici al termine dei rispettivi incontri, partendo da Pirlo.

FINALMENTE SODDISFATTO-  “Sono contento dell’approccio mentale e di come abbiamo gestito la gara. Non si può avere sempre la palla per 90′ e ogni tanto si può anche soffrire. Ogni gara è importante non solo per la classifica, ma anche per la crescita della squadra. Ora penseremo al derby e poi al Barça. E’ stato un segnale positivo che ci serviva”.

SULLA GARA- “Dopo il gol, loro han cercato di pareggiare e hanno spinto. Non dobbiamo accontentarci di giocare le partite tanto per farlo nonostante fossimo già qualificati, stasera avevamo bisogno di fare una partita da squadra ed è stata fatta”. “Do fastidio a qualcuno? Io vado avanti per la mia strada, come ho sempre fatto, non ho nessun problema con nessuno. So che sono giovane, lo sanno anche gli altri, devo migliorare e lo stiamo facendo giorno dopo giorno”.

SUI SINGOLI- “Morata lo conosciamo bene, ha avuto un percorso di crescita importante. Quando è arrivato non giocava sempre. A Londra e Madrid è cresciuto molto sotto l’aspetto mentale. Qui si sente a casa ed è contento di far parte di questo gruppo. Lo volevamo a tutti i costi e siamo contenti di averlo. Chiesa è stato bravo e sono molto contento per lui. Sono felice per il go, lo cercava da tempo. Aveva bisogno di sbloccarsi”.

SUL BARCELLONA-  “Sono pronto, questo tipo di gare erano le più facili da giocare ma spero anche da preparare. Sono le partite che ti possono far svoltare la stagione, andremo lì per vincere. Non dimentichiamoci però che prima abbiamo un derby da affrontare e da vincere”.

Simone Inzaghi felice a metà, il tecnico biancoceleste avrebbe potuto aver una classifica migliore e quindi meno pensieri in vista della gara con il Bruges della settimana prossima. Lì si decide tutto, il primo posto è ancora raggiungibile.

C’È RAMMARICO-  “C’è rammarico perché in cinque partite abbiamo fatto due vittorie e tre pareggi. Ci rimane la grande prestazione, contro una squadra fortissima. Abbiamo giocato una partita di carattere. Avremmo meritato nel secondo tempo di più ma è stata una grande partita di personalità”.

L’ANALISI DEL TECNICO- “I due pareggi a San Pietroburgo e Bruges in emergenza sono stati importanti. Con nove punti già pensavamo di essere agli ottavi, manca questa qualificazione da 20 anni, siamo a un passo e ne siamo consapevoli. Ora lo Spezia in campionato e poi la sfida contro il Bruges, sarà una partita molto importante. Stesso atteggiamento in campionato? Su questa Champions è quattro anni che ci lavoriamo, c’è stata qualche problematica legata al Covid, in campionato abbiamo visto che altre squadre hanno qualche problema. Serve il salto di qualità. Ora serve lasciare perdere la Champions e giocare contro una neopromossa, e poi dopo due giorni il Bruges”.

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