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Mixed zone, Pirlo: “Rino? Mi spiace per lui ma io mi porto a casa la vittoria”. Gattuso: “Bravi tutti, complimenti ai miei ragazzi”

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Mixed zone, Supercoppa italiana, vince Pirlo 2-0, il tecnico bianconero si porta a casa una vittoria totale, sia sul piano del gioco che sul piano morale. Il suo obiettivo principale era non perdere e c’è riuscito con tanto di coppa, davanti all’amico Gattuso. Il tecnico del Napoli soffre in silenzio, un silenzio descritto nelle parole di circostanza espresse al termine della gara. Andiamo a vedere che cosa hanno detto i due tecnici, partendo da Pirlo.

GRANDE GIOIA- “C’è grande gioia. Vincere da tecnico è diverso e ancora più bello che da giocatore, perché sei al comando di una squadra importante e di una società storica. Partita poco spettacolare? È difficile vedere una finale in cui le squadre giocano bene, ma noi ci abbiamo messo voglia e determinazione. Dovevamo riscattarci dopo la sconfitta con l’Inter e l’abbiamo fatto. Quando entri in campo con questo atteggiamento poi ti può anche girare bene con gli episodi”.

L’IMPORTANTE ERA DIMOSTRARE- “Volevamo dimostrare di non essere quelli dell’altra sera e lo abbiamo fatto. Noi stiamo portando avanti questo tipo di gioco dall’inizio, purtroppo tra infortuni e Covid c’è sempre qualche assenza, però il gruppo mi segue compatto e stasera hanno dimostrato grande attaccamento e orgoglio, perché non ci meritavamo tutte le critiche. Comunque sono cose che fanno parte del gioco. Io sono abituato, ho avuto una carriera lunga, fatta di alti e bassi, non mi toccano più di tanto. Lavoro con tranquillità con una squadra forte e una società solida alle spalle. Io maestro? Devo ancora iniziare, lo diremo tra un po’ di anni…”.

BENE I RECUPERATI- “È stato asintomatico per due settimane, ha lavorato bene a casa e ha tenuto botta fino al 95′. Bisogna fargli i complimenti, perché non è da tutti una prestazione del genere dopo essersi allenato così tanto a lungo da solo. Arthur? Ha avuto un inizio un po’ così perché è stato fermo tanto, ha giocato qualche gara, ma poi ha avuto una brutta botta contro l’Atalanta. Ora però è tornato e sta bene. Ha dimostrato il suo valore, ha giocato decentrato per dare spazio a Bentancur in costruzione. Ce lo teniamo stretto perché è un giocatore di grande qualità”.

SU GATTUSO- “Mi spiace per lui, ora facciamo un lavoro diverso rispetto a quando giocavamo insieme, su due panchine importanti. Ripeto, mi spiace, ma io mi porto a casa la vittoria”.

Gattuso al termine della gara appare quasi irriconoscibile, svuotato da una sensazione di amarezza per un’occasione persa che consegna di fatto la coppa alla Juventus, dopo una prova decisamente da rivedere

RINGRAZIO TUTTI- “Ringrazio i miei giocatori, hanno fatto ciò che dovevano. Potevamo fare qualcosina in più, ma non posso rimproverare nulla alla squadra”.

SULLA GARA- “E’ stata una partita a scacchi, una gara decisa dagli episodi. Non ricordo azioni pericolose della Juve, sul primo gol potevamo fare meglio. Ho visto una squadra viva. Abbiamo perso tutti insieme, non per il rigore di Lorenzo”.

COMPLIMENTI AI RAGAZZI- “Nel primo tempo c’è stato un po’ di timore, poi abbiamo reagito all’episodio del gol. Faccio grandi complimenti ai miei ragazzi”.

SULL’ABBRACCIO AD INSIGNE- “Quando si perde una gara così importante ci sta avere un po’ di sfortuna e sbagliare un rigore. Anche l’episodio di Lozano al 94′ è incredibile, ma ci può stare. I rigori si possono sbagliare. Andiamo avanti”.

PARTITA EQUILIBRATA- “E’ stata una partita in cui le squadre si sono rispettate tatticamente. La Juve ha creato poco, la prima palla gol l’abbiamo avuta noi. Non è stata una gara tecnicamente perfetta, né da parte nostra né da parte loro. Loro ci hanno trovato pochissime volte scoperti”.

PROBLEMI CON IL CAMPO- “Sette mesi fa la partita è stata uguale suppergiù. Anzi, abbiamo sofferto più sette mesi fa che oggi. Non ricordo azioni pericolose della Juve oggi. Potevamo fare meglio sul primo gol, ma siamo stati sfortunati. La squadra ha fatto ciò che doveva contro la Juventus, una squadra importante con una rosa importante. Ci sta che una finale venga sentita di più da certi giocatori. Oggi era difficile giocare su questo campo che non era in bellissime condizioni. Non è una scusa, non abbiamo perso per il campo, ma non si poteva palleggiare come volevamo”.

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