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Mixed zone: sospiro enorme per Nicola che ora vuole di più. Gotti è tranquillo ma la sconfitta non gli va giù

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Mixed zone, nella serata di ieri, dopo le vittorie di Spezia e Milan rispettivamente contro Crotone e Parma, arrivano anche i tre punti del Toro contro l’Udinese, una vittoria che in un certo senso chiude le speranze salvezza dei calabresi, ora distanti 12 punti, oltre a quelle degli emiliani anche loro nei guai a meno 7, considerando che il Toro deve ancora recuperare la gara con la Lazio. Non va meglio al Cagliari che da terz’ultimo a 22 punti dovrà tentare oggi l’impresa a San Siro, appunto, l’impresa. Andiamo a vedere cosa hanno detto Nicola e Gotti al termine dell’incontro, partendo proprio da Nicola a Dazn. 

GARA E CLASSIFICA- “Siamo ancora in una posizione di classifica che non ci può rendere soddisfatti, ci rende soddisfatti il percorso che stiamo percorrendo. Credo che uno come De Paul non sia facile da bloccare, ma l’abbiamo limitato con un lavoro di squadra. Oggi quello che mi soddisfa è una prestazione che non ha solo una motivazione dietro: siamo stati bravi tatticamente, siamo stati lucidi”.

SUI SINGOLI- “Sanabria straordinario, Belotti pure e Zaza idem quando è entrato. Bremer? Ha margini di crescita incredibili, ha un equilibrio dentro e fuori dal campo e questo lo aiuta nell’interpretazione della partita. Oggi è stato bravo anche Izzo, che doveva leggere dei movimenti dell’Udinese. Sono stati entrambi molto abili perché sono stati concentrati, non si sono fatti prendere dalla frenesia. Ora archiviamo questa partita, perché ne arriva un’altra importante”.

VERDI- “Oggi ha dato un’altra dimostrazione che anche lui crede in questa posizione. A oggi lo vedo lì e fino a quando mi dimostra questo atteggiamento… Questa posizione può diventare importante per il suo futuro”.

AZIONE DEL RIGORE- “La capacità di leggere quella situazione è stata sfruttata al meglio, c’è stato un miglioramento anche sotto questo aspetto. Milinkovic? Toccava a lui, era importante che non volesse strafare. L’esitazione su Molina è da divedere con Buongiorno, ma è stata l’unica in tutta la partita”.

PARLA BELOTTI-  “L’atteggiamento deve essere quello che si è visto con la Juve e anche oggi. Venire qui e portare a casa i tre punti non è stato facile. L’Udinese è una buona squadra, con giocatori fisici, è stata una bella battaglia, ma sappiamo che da qui alla fine ne affronteremo molte e siamo preparati. Segnare dopo due mesi è bello, ma ciò che è più importante è la vittoria. Ho recuperato, devo pensare ad allenarmi e a lavorare. Il colloquio con Sanabria a fine partita? Per tanti è un pregio, ma è anche un difetto: ho il cervello attaccato sul calcio sempre. Parlare ci permette di migliorare”.

Da Belotti a Gotti sempre a Dazn, il tecnico dell’Udinese incassa una sconfitta pesante che non gli permette di anticipare le vacanze ma lo obbliga a rimanere con i piedi per terra.

IL PROBLEMA DEL GOAL-“Credo che il problema più grande sia quello di non riuscire a fare gol. Abbiamo difficoltà anche a porta vuota, è successo nel primo tempo. Prendiamo gol senza che Musso faccia una parata per tutta la partita. Perdere fa male sempre, a maggiore ragione oggi visto che la squadra ha gestito bene il campo e concesso pochissimo. Negli episodi siamo stati sfortunati e perdere così fa ancora più male”.

SUL RIGORE – “Io non ho rivisto l’azione e ci sono tutti i supporti perché l’arbitro possa decidere. Io non posso cambiare molto, ma certamente siamo sfortunati negli episodi”.

IL MODO DETERMINA- “Io credo che non sia il numero degli attaccanti a determinare la pericolosità offensiva, ma il modo con cui si gioca. Ho finito con 5 giocatori offensivi avendo meno occasioni rispetto a prima. Vanno valutati gli avversari e gli spazzi che ci possono essere in base alle loro caratteristiche. Pereyra in quella posizione a mio avviso ha fatto molto bene”.

AZIONE DEL RIGORE – “La barriera toglie qualche giocatore alla linea e poi cambiano i presupposti di come l’avevamo preparata. Abbiamo gestito male una situazione, nonostante i nostri siano giocatori d’esperienza. Dovevamo leggere meglio sul piano delle marcature. Paghiamo episodi come questo e l’errore di Molina su Belotti”.

VOGLIAMO DI PIÙ – “Mi piace l’idea che, a fronte di una situazione che è migliorata, ci sia un club che vuole alzare la tensione e vuole qualcosa di più. Io per primo voglio qualcosa in più, così come i calciatori. La partita di oggi mi fa male, perché poteva essere un crocevia per le ultime 8 partite. Sono felice di essere in un club che non si accontenta”.

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