“Monday Night” di Serie A: la “Dea” di Zapata manda in crisi la Lazio
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Il “Monday Night” della 16° giornata di Serie A, inguaia la Lazio. Nel gelo di Bergamo, finisce 1-0 per l’Atalanta: alla “Dea” basta il gol lampo dell’ottimo Duvan Zapata, anche se è stata una partita ricca di emozioni fino all’ultimo secondo. Al 92′ la Var annulla il pareggio di Acerbi per un fuorigioco millimetrico. Fa effetto veder usare la moviola in campo solo per certe situazioni e non per episodi ben più clamorosi. Ribadiamo: la Var usata come viene usata adesso non serve a nulla. Serve solo a castrare le esultanze, a spezzettare le gare e a rendere interminabili le partite con recuperi mostruosi. Gli arbitri italiani, con la storia del “protocollo” hanno centrato l’obiettivo di tornare determinanti e decisivi. A oggi, il direttore di gara incide più della tecnologia.
Corsa Champions. Il 6° centro stagionale in campionato dell’attaccante colombiano, consente all’Atalanta di agganciare Roma e Sassuolo al 6° posto, e di portarsi pertanto a un punto dalla quinta piazza occupata dai biancocelesti. E martedi, neve permettendo, il Milan vincendo a Bologna può volare a +4 sulla Lazio e a +5 sul terzetto Atalanta, Roma e Sassuolo. In tal modo, i rossoneri consoliderebbero quel quarto posto che vale la Champions League. Rimane il momento difficile della squadra di Simone Inzaghi, allenatore un tempo molto elogiato e ora in discussione. Notevole l’involuzione di Immobile e compagni rispetto alla stagione scorsa: meno punti, meno gol segnati, più gol incassati. Una preoccupante inversione di tendenza: nelle ultime 5 partite, appena 4 punti per i biancocelesti. Certo, stasera, allo stadio Atleti Azzurri d’Italia, hanno deciso gli episodi; ma la Lazio resta una squadra con enormi lacune in tutti i settori del campo, anche per colpa degli interpreti. La rosa è corta per lottare su tre fronti, e molti protagonisti dell’anno scorso continuano a deludere: Milinkovic Savic e Luis Alberto su tutti. Ovvero due pezzi forti dell’ultimo calciomercato estivo: solo il presidente Lotito si oppose alla cessione. Soprattutto per il serbo Sergej, oggetto del desiderio di Real Madrid e Juventus, e per il quale il patron laziale ha rifiutato offerte importanti.