Morto Satnam Singh, il 31enne indiano abbandonato in strada a Latina con un braccio tranciato
2 min readÈ morto a causa delle gravi ferite riportate Satnam Singh, il 31enne bracciante di origini indiane abbandonato in strada vicino alla propria abitazione a Cisterna di Latina. L’uomo, invece di essere soccorso, è stato lasciato con il braccio tranciato poggiato sopra una cassetta utilizzata per la raccolta degli ortaggi. Per il caso è accusato di omissione di soccorso Antonello Lovato, il datore di lavoro.
Intanto la Procura – che indaga sul caso – non esclude che si possa procedere anche con il reato di caporalato. Un fatto che, se accertato, aggraverebbe la posizione di Lovato. Oltre a ciò si aggiungono i reati di violazione in materia di lavoro irregolare e di omicidio colposo. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il 31enne indiano mentre stava lavorando in un’azienda agricola del posto è stato agganciato dal macchinario avvolgi plastica a rullo, trainato da un trattore, che gli ha tranciato il braccio destro e schiacciato gli arti inferiori. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento, ma è chiaro che sono state determinanti per il decesso.
Da Latina nel frattempo arriva il messaggio della sindaca, Matilde Celentano. “Provo sgomento per la morte del bracciante vittima di un incidente sul lavoro avvenuto il 17 giugno scorso a borgo Santa Maria” ha detto, aggiungendo che “Adesso più che mai, di fronte alla notizia del decesso, accolgo la richiesta che proprio questa mattina mi è arrivata dall’intero Consiglio comunale di promuovere, ove ne ricorrano i presupposti, la costituzione di parte civile del Comune di Latina al futuro processo“. Il primo cittadino ha detto di impegnarsi in prima persona “affinché il Comune si faccia fautore assieme a tutte le altre istituzioni, enti e organismi coinvolti della lotta al caporalato, divenuto ormai una vergognosa piaga”.