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MotoGP: a Motegi Valentino Rossi centra un altro record negativo

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Va in archivio anche il Gran Premio del Giappone. Nella classe MotoGP, Marquez sempre più cannibale: trionfa a Motegi dopo essersi riconfermato campione del mondo nel GP precedente. Sempre più nero invece il momento di Valentino Rossi: la caduta di oggi è l’ennesima delusione per il Dottore, l’ultima di una lunga serie. La conferma che Vale necessita di una svolta: personale e tecnica. Dei quattro piloti Yamaha, infatti, è quello che soffre di più, in accelerazione e in termini di trazione; con un passo gara non molto distante dai migliori, il vero problema resta la prestazione assoluta, sul giro secco. Un vecchio problema riscontrato nella prima parte del Mondiale, scomparso in qualche week-end dopo la pausa estiva, ma mai definitivamente risolto. In estate Lin Jarvis aveva chiesto chiaramente al Dottore e ai suoi uomini di risolvere internamente la faccenda, perché i dati di Fabio Quartararo impongono di fare meglio.

Del resto Valentino Rossi non è pilota da battaglia nelle retrovie. Un campione abituato agli spazi larghi del fronte, mal si adatta alla giungla delle retrovie. Aggiungiamo che la M1 ha per natura un handicap di top speed che rende più difficili i sorpassi; e il malessere è ben diagnosticato. Una sbavatura nelle fasi iniziali l’ha sprofondato in 14esima posizione, un altro errore l’ha messo al suolo nel finale e Rossi su questo punto è chiaro: “Non ho ancora visto i dati, ma penso di aver fatto un errore in curva 1 ed è per questo che sono caduto, si è chiuso l’anteriore. Ma senza quella caduta la gara sarebbe stata complicata allo stesso modo”.

Un dato preoccupante per il Dottore. Se in passato poteva far valere tutta la sua esperienza in partenza, adesso la tecnologia livellatrice gioca a suo sfavore. Valentino Rossi non si piazza tra i primi sei in classifica per tre volte di fila, un altro piccolo record negativo che non si verificava dai tempi della Ducati nel 2012. E sul conto 2019 ci sono anche quattro incidenti, compreso quello involontario in Catalunya. L’unica buona notizia è che il 27 ottobre si correrà a Phillip Island: un circuito da sempre favorevole a Valentino. Forse l’ultima spiaggia stagionale per dare un senso al suo futuro in MotoGP.

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