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MotoGP e Formula 1: tutto pronto per la nuova suggestiva sfida di Valentino Rossi

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Motomondiale, nemmeno il tempo di metabolizzare l’esito del Gran Premio del Giappone, che già si pensa alla prossima tappa: il GP d’Australia. La gara della MotoGP sul circuito di Phillip Island è in programma domenica prossima alle 5 del mattino ora italiana. Nonostante la caduta di Motegi, Valentino Rossi non si perde d’animo e pensa alla divertente idea di una sfida incrociata con il cannibale della Formula 1 moderna: Lewis Hamilton. Un duello tra re dei motori, scambiando le armi da competizione. Il Dottore infatti guiderebbe la Mercedes, mentre il pilota britannico salirebbe in sella a una Yamaha M1. Teatro dello show, forse, il circuito di Abu Dhabi.

Hamilton è un maniaco delle due ruote. Il campione inglese della Formula 1 infatti fa collezione di motociclette arrembanti ed è da sempre un ammiratore di Valentino Rossi. In sostanza, non si è mai cimentato in test da professionista del motociclismo ma la materia la conosce. Valentino, dal canto suo, in passato si era spinto più in là. Infatti, era da poco cominciato il terzo millennio quando prese sul serio l’ipotesi di farsi erede di una leggenda: John Surtees. Il centauro britannico, laureatosi campione del mondo della classe 500 (la MotoGP di oggi), passò alle corse su quattro ruote. Enzo Ferrari, che aveva sempre amato le motociclette, gli permise di realizzare il sogno. Con la “Rossa”, nel 1964 Surtees conquistò il titolo iridato anche in Formula 1. E a oggi rimane l’unico essere umano capace di questa straordinaria doppietta.

Montezemolo fece da sponda a Rossi in quel Maranello. Ci furono anche dei test veri e Vale si mischiò pure ai driver da Gran Premio sulla pista di Valencia. A tal proposito, l’ingegner Luigi Mazzola, stretto collaboratore di Todt e di Michael Schumacher, ha ancora un rimpianto e racconta: “Ce l’avrebbe fatta perchè Valentino Rossi ha un talento naturale per la velocità e capiva al volo la monoposto. Avesse insistito, avrebbe vinto anche su quattro ruote!”. Alla fine, però, il Dottore preferì restare fedele alla moto. Comprensibilmente, considerato il suo albo d’oro che annovera ben 9 titoli mondiali. Ora, a quasi 41 anni, la sfida di Vale sarà soltanto simbolica per sfidare un grande come lui: Lewis Hamilton. Un duello tra mostri sacri del mondo dei motori.

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