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MotoGP, verso il Mondiale 2019: scintille tra Valentino Rossi e la Yamaha

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Manca ormai meno di un mese ai test invernali MotoGP in vista dell’inizio del Motomondiale 2019. Tutti in pista in Malesia sul circuito di Sepang dal 6 all’8 febbraio. Intanto, i team continuano a lavorare per la nuova stagione. Subito scintille in casa Yamaha con Valentino Rossi che ha invitato la scuderia di Iwata ad aumentare i suoi sforzi se quest’anno vuole realmente lottare per il titolo. Il centauro pesarese ritiene che la Ducati sia stata pioniera nell’introdurre nella classe regina del Motociclismo un sistema più vicino a quello della Formula 1. Un esempio che alla fine è stato seguito anche dalla Honda. A tal proposito il Dottore ha detto: “Recentemente, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, la situazione tecnica in MotoGP è cambiata molto. La Ducati è stata la prima a fare quel passo con un notevole aumento nel numero di persone e ingegneri impegnati nel team. Adesso la società italiana è un po’ più vicino alla F1. Ora, infatti, per vincere in MotoGP, è necessario uno sforzo di questo tipo. Lo ha fatto anche la Honda, adesso dobbiamo vedere se ciò accadrà anche in Yamaha”. D’altronde, la squadra nipponica negli ultimi 29 Gran Premi ha vinto una sola volta e Rossi l’anno scorso è addirittura rimasto senza vittorie, nonostante il terzo posto finale nella classifica piloti. 

Immediata la replica della Yamaha a Valentino. Dopo le parole del “Folletto di Tavullia”, è intervenuto direttamente il boss di Yamaha Europe, Eric de Seynes, il quale, ha parlato ai microfoni di paddock-gp.com per fare chiarezza circa lo sviluppo della nuova M1 che vedremo in pista nel 2019: “So che il nostro team Factory sta lavorando duramente per questo obiettivo e sono fiducioso che gli sforzi si rifletteranno sui risultati. Abbiamo già visto nell’ultimo GP della stagione che le nostre moto e i nostri piloti erano lì per ottenere la vittoria, sia che si tratti di Viñales, sia che si tratti di Rossi. Le prime prove invernali sono andate abbastanza bene, anche per la nostra nuova squadra satellite SIC Petronas. Va tenuto presente che abbiamo un’elettronica comune e pneumatici in monofornitura, quindi le differenze sono state estremamente ridotte tra le diverse squadre. Per tre decimi di secondo puoi essere in cima o essere considerato un pericolo”. Tuttavia, è bene ricordare che durante e dopo i primi test invernali, i due piloti Yamaha hanno espresso pareri diversi. Mentre Viñales vede la YZR-M1 in grado di lottare per il titolo, Valentino Rossi crede che l’evoluzione non sia arrivata al livello necessario per poter competere ad alti livelli.

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