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Nazionale, Mancini e Bonucci aprono la sfida con l’Arabia Saudita: esordio per il Ct

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Alla vigilia della gara con l’Arabia Saudita, Mancini e Bonucci parlano della gara come di un nuovo inizio, l’ambiente sembra carico per ripartire alla grande

Il neo ct della nazionale azzurra ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara amichevole contro l’Arabia Saudita, in programma all’AFG Arena di San Gallo, Svizzera, lunedì 28 maggio alle ore 20:45. Mancini è apparso sereno e pronto all’esordio con la giusta emozione che in questi casi pervade ed arriva a chi ascolta le sue parole: «Domani per me sarà molto emozionante e diverso da tutte le altre volte. Allenare la Nazionale è la massima aspirazione per un allenatore. E’ un nuovo inizio, chiedo entusiasmo, voglia di giocare e di divertirsi. Domani gioca Donnarumma, Balotelli vediamo. A Nizza ha i suoi tifosi, vediamo se gioca domani o lì. Tutto dipenderà da lui. Mario è un giocatore italiano, l’aveva chiamato anche Ventura solo che poi aveva avuto problemi fisici, io l’ho solamente richiamato. Sarà uno degli attaccanti e speriamo possa darci qualcosa di buono anche per il futuro, visto che comunque è ancora giovane. Dipende tutto da lui: se sarà in forma e giocherà come sa, allora non ci saranno problemi. Preferirei vincere e giocare bene. Le amichevoli sono sempre state particolari, qui è un nuovo inizio e questo può essere molto importante per me e per loro. Le motivazioni ci sono. Quando le cose non vanno bene non è colpa di una sola persona, ora i ragazzi devono solo pensare a giocare a calcio, divertirsi e senza pensare agli errori. Sono onorato di succedere a grandi ct, spero di assomigliare a uno di quelli che hanno portato in Italia la Coppa del Mondo. Ma oggi è difficile dire a chi».

Ed alle parole del ct si sono aggiunte anche quelle del capitano Leonardo Bonucci, un po’ distante da Milan in questo periodo per via della stagione conclusa ma sempre sul pezzo quando si parla di nazionale: «Ho una responsabilità importante, sono quello fra virgolette più vecchio. La fascia è una responsabilità ancora più pesante, però è un peso che porto con gioia e con onore perché credo sia il sogno di tanti bambini arrivare a indossare la maglia azzurra ed essere il capitano della Nazionale. Voglio dimostrare di essere all’altezza della situazione, come ho fatto con il Milan. Balotelli? L’ho trovato cambiato e più maturo rispetto al passato. Da parte di tutti c’è stata grande voglia, partecipazione ed entusiasmo. Con Mancini ho esordito in Serie A, per me è stato un grande piacere ritrovarlo con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia in allenamento».

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