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Nel PD si apre l’era Schlein: “Siamo più forti e uniti, e stiamo arrivando”

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Standing ovation per Elly Schlein che è stata proclamata segretaria del Partito Democratico nell’Assemblea nazionale riunita al centro Congressi “La Nuvola” di Roma. La neo segretaria ha subito mostrato la sua volontà di evitare qualsiasi tipo di frattura interna al partito abbracciando Stefano Bonaccini, con cui si è contesa il ruolo alle primarie, e poi il suo predecessore Enrico Letta. Bonaccini con un voto contrario e due astenuti è stato eletto presidente del partito. La deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone sono le nuove vicepresidenti del Pd, il senatore Michele Fina tesoriere.

Chi aveva scommesso sulla fine del Pd, ha detto Schlein, “ha perso la scommessa”. “Siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera”, ha dichiarato la neo segretaria. Fondamentale sarà la capacità di dialogare “con le altre forze di opposizione, ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme, dobbiamo partire da qui”.

“Dopo le primarie il clima è cambiato”. La nuova segretaria lancia un appello al popolo delle primarie. A loro “dico venite a far parte della nostra comunità, abbiamo bisogno della vostra passione e del vostro impegno”. E ha aggiunto: “In una settimana ci sono state più di 10mila nuove iscrizioni. Stiamo tornando, stiamo risvegliando la speranza”.

“Mai creduto alla donna sola al comando”. La Schlein ribadisce che per una vera rivoluzione “non basta una nuova segretaria. Dobbiamo farlo insieme, non ho mai creduto nell’uomo o nella donna sola al comando, ora poi che ce n’è una a Palazzo Chigi… Serve un’identità chiara, prossima, vicina, coerente, comprensibile. E’ l’occasione per provare a ricucire i fili, per essere una casa aperta e accogliente. Da sola non basto”.

Quindi focus sui prossimi obiettivi. “Dovremo lavorare molto insieme. dovremo lavorare soprattutto per le prime grandi sfide su cui ci misureranno e queste sfide sono alcune amministrative regionali importanti e un’altra grande sfida a cui sono particolarmente affezionata è quella delle elezioni europee”.

Poi subito una frecciata al Governo sul tema migranti partendo dal naufragio di Cutro e puntando il dito contro le mancate risposte sulla vicenda. “Noi siamo stati forse i primi a chiedere un’informativa urgente al ministro Piantedosi e non abbiamo ancora ricevuto risposte. La domanda che abbiamo fatto è molto semplice, eppure nessuno, né Piantedosi, né Salvini, né Giorgetti, né Giorgia Meloni, hanno ritenuto di rispondere. Sono andati a fare un Cdm a Cutro, chiusi dentro senza neanche passare a dare omaggio alle vittime o ai loro famigliari, cosa che invece ha fatto e per questo lo ringrazio, per la sua sapiente guida sempre, il presidente Mattarella”.

“Dal governo risposte sbagliate, noi siamo altro”. Elly Schlein ha poi voluto rimarcare le distanze tra il Pd e l’attuale esecutivo: “molti si auguravano un nostro fallimento, ma siamo più determinati di prima, per essere un partito umile nell’ascolto delle comunità e utile. Soprattutto davanti alle risposte sbagliate del governo di Giorgia Meloni, il governo più a destra della storia repubblicana. Noi siamo altro”.

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