Nervi tesi nel M5s: altri parlamentari verso l’addio
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Terremoto in casa 5 stelle all’indomani della nomina dei sottosegretari. Alla Camera si rincorrono le voci di un possibile addio al Movimento dell’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, Giorgio Trizzino e Roberto Cataldi. Tutti e tre sarebbero pronti a passare nel gruppo di Emilio Carelli, Il Centro-La Casa dei popolari, fondato dal giornalista un attimo prima del crollo definitivo del Conte 2. Rumors che però, al momento, vengono smentiti dai diretti interessati.
Acque agitate anche al Senato dove si registra l’addio di Emanuele Dessì. “Esco con enorme tristezza e tanta rabbia. Questa non è più casa mia“, si sfoga su Facebook il senatore assente al voto di fiducia al governo Draghi, che passerà alla nuova componente Altenativa c’è. E sempre sui social Max Bugani, volto storico del Movimento e capo staff della sindaca di Roma Virginia Raggi, risponde a Luigi Di Maio che in un’intervista a Repubblica apre all’ingresso di Giuseppe Conte nel M5S, definendolo un Movimento ‘moderato e liberale: “15 anni di battaglie per diventare una costola di Berlusconi”, attacca. Mentre l’ex viceministro al Mise Stefano Buffagni, non riconfermato, accusa: “Dopo questi mesi di gestione disastrosa del Movimento dobbiamo lavorare per risollevarlo e non distruggere un sogno che condividiamo da anni. La meritocrazia e competenza va applicata, non annunciata”.