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Netanyahu: non accetto l’ipocrisia dell’Europa

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In Cisgiordania e ai confini della striscia di Gaza proseguono le manifestazioni di protesta palestinesi contro la decisione del presidente Usa Donald Trump di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele. Secondo la televisione israeliana, incidenti si sono verificati stamane in prossimità di Betlemme e di Hebron. A Tekoa, presso Betlemme, una israeliana è stata ferita da una sassata lanciata da palestinesi contro la automobile su cui viaggiava.

A proposito del “caso Gerusalemme” il premier Benyamin Netanyahu, prima di partire per la Francia dove oggi vedrà il presidente Emmanuel Macron per poi proseguire per Bruxelles, ha affermato: “Rispetto l’Europa ma non sono pronto ad accettare il suo doppio standard”. “Dall’Europa – ha aggiunto – ho sentito voci di condanna della storica decisione di Trump, ma non sul lancio di razzi contro Israele e sul terribile incitamento contro lo stato ebraico”. “Non accetto – ha concluso – questa ipocrisia e presenterò la verità di Israele a testa alta”.

Contro la decisione del presidente Usa infatti si sono schierati gli ambasciatori Onu di cinque Paesi europei (Italia, con l’ambasciatore Sebastiano Cardi, Francia, Gran Bretagna, Germania e Svezia) che hanno letto una dichiarazione comune al Palazzo di Vetro dicendosi in “disaccordo” con la decisione di Donald Trump che ha poi lanciato un appello alla calma e alla moderazione. “Il presidente – ha detto una portavoce della Casa Bianca – spera che le voci della speranza prevalgano su coloro che diffondono l’odio”.

Il presidente palestinese Abu Mazen invece non incontrerà il vicepresidente Usa Mike Pence nel corso del viaggio di quest’ultimo in Medio Oriente. Lo ha confermato il consigliere diplomatico di Abu Mazen, Majdi Khaldi, affermando che “gli Usa hanno superato le linee rosse” su Gerusalemme.

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