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Nucleare, lʼIran aumenta lʼarricchimento dellʼuranio

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Da oggi l’Iran comincerà ad arricchire l’uranio al 5%, una soglia superiore a quella stabilita dall’accordo del 2015, che fissava il limite al 3,67%. La decisione di non rispettare più a quest’obbligo è stata anticipata nei giorni scorsi dal presidente Hassan Ruohani.

Questa mattina è atteso l’annuncio ufficiale, anche se Ali Akbar Velayati, il più influente consigliere della Guida Suprema Ali Khamenei, ha già confermato che Teheran potrebbe arrivare al 5 per cento “per fornire combustibile al reattore nucleare di Bushehr”. Velayati ha sottolineato che il programma nucleare iraniano ha scopi solo civili, per produrre elettricità, ma ogni aumento del livello di arricchimento preoccupa la comunità internazionale perchè per realizzare ordigni serve uranio arricchito al 90 per cento.

I limiti fissati nel 2015 sulla quantità di uranio arricchito e il livello di arricchimenti erano stati pensati proprio per rallentare un eventuale passaggio dall’uso civile a quello militare.

Per gli Stati Uniti di Donald Trump però non erano sufficienti e il presidente americano si è ritirato dall’intesa unilateralmente nel maggio del 2018. Lo scorso 8 maggio Ruohani ha annunciato, come risposta al ritiro statunitense e alle nuove sanzioni imposte da Washington, una serie di misure che allontanavano Teheran dal rispetto integrale del Trattato. Il presidente iraniano aveva dato tempo all’Europa fino al 7 luglio (quindi oggi) perché trovasse il modo di aggirare le sanzioni Usa in modo da convincere l’Iran a restare nell’accordo.

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