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Obbligo di quarantena: le squadre della Premier rischiano le Coppe

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Per la Premier non ci sono solo problemi a fissare una data certa per la ripresa del calcio giocato. Secondo la stampa britannica, infatti, il governo pensa di rendere obbligatoria la quarantena per chi arriva o torna in Inghilterra dopo un viaggio all’estero.

Inizialmente si pensava che lo sport d’élite sarebbe stato esonerato dalla norma, ma ora che il governo sembra intenzionato a non concedere eccezioni, è scattato l’allarme. Perché in agosto, quando dovrebbero concludersi Champions League e Europa League, i club britannici rischiano – scrive oggi il Sun – di non potervi partecipare. Secondo le future restrizioni sanitarie, infatti, sia Manchester City e Chelsea (impegnate in Champions League) che Manchester United, Wolverhampton e Rangers (in Europa League) non potranno viaggiare all’estero, mettendo in serio dubbio il loro proseguo nel torneo continentale.

Nei piani dell’Uefa l’obiettivo è di chiudere le competizioni europee ad agosto, ma la quarantena dei viaggiatori bloccherebbe le squadre inglesi e anche gli scozzesi del Glasgow Rangers impegnati in europa League.

Intanto viene studiata anche la formula Bundesliga con il consulente medico della Premier, Mark Gillett, che ha dichiarato che nelle prossime settimane si discutera’ sull’opportunita’ di mandare le squadre in ritiro per 14 giorni prima di riprendere il campionato.

E mentre si procede ai test e ai controlli medici per tutti i giocatori, Gillet non ha escluso che anche nella prossima stagione potranno esserci a lungo gli stadi vuoti. “Sara’ sicuramente cosi’ se la situazione sociale e della salute pubblica non cambiera’ nei prossimi 6-12 mesi – ha dichiarato a BBC Sport – Indipendentemente da tutto, bisognera’ fare dei cambiamenti culturali nei campi di allenamento, nei comportamenti dei giocatori, ma anche nelle abitudini dei tifosi”.

Opinione confermata anche dall’amministratore delegato della Premier, Richard Masters: “Dobbiamo essere pronti a tutto”.

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