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Oggi al Senato il ddl sulle unioni civili

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Dopo le contrapposte manifestazioni pro e contro le unioni civili e le numerose polemiche ora la decisione spetta alla politica.

Questo pomeriggio alle 16.30 infatti il ddl Cirinnà approderà nell’aula del Senato, dove la maggioranza a favore del disegno di legge avrà un primo banco di prova sulle questioni pregiudiziali di costituzionalità e di conseguenza anche sulla tenuta della maggioranza stessa.

Il Pd fa sapere che c’è grande rispetto per tutte le opinioni, anche quelle contrarie, ma che c’è anche la consapevolezza politica di dover colmare un ritardo legislativo in merito alle unioni civili e che verrà fatto con la promulgazione di una buona legge che rispetti i diritti di tutti.

Cruciale per il provvedimento potrebbe essere il numero di voti segreti che il presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso ammetterà. L’ipotesi è che possano essere numerosi, ma è impossibile fare una stima a priori, anche perché non è chiaro quanti emendamenti al testo verranno presentati in Aula. Ed è proprio sul nodo voti segreti che l’alleanza Pd-M5S-Sel affronterà il test più difficile.

Un’intesa, quella tra Partito Democratico e M5S, definita come un fatto “grave e traumatico” dal leader di Ncd e ministro dell’Interno Angelino Alfano, che in un’intervista a La Repubblica tuttavia mostra una certa apertura al ddl Cirinnà, ma in cambio di alcune modifiche sostanziali al testo.

“Ecco il mio patto offerto al Partito democratico. Costruiamo insieme una larga maggioranza parlamentare sulle unioni civili. Come? Eliminando dal testo qualsiasi analogia col matrimonio e la norma sulle stepchild adoption”

E’ questa la proposta che Alfano lancia al Pd per trovare un accordo sul ddl Cirinnà, dal quale però secondo il ministro bisogna eliminare le analogie tra diritti e doveri dei coniugi e il riferimento alle adozioni.

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