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Oscar. Miglio film e regia a “La forma dell’acqua”. “Chiamami col tuo nome” vince un oscar

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Oscar secondo i pronostici quello andato in scena questa notte. Nella 90esima edizione dell’Academy il film “The Shape of Water – La forma dell’acqua” di Guillelmo del Toro, che già aveva vinto alla Mostra del cinema di Venezia e aveva ottenuto 13 nomination per gli oscar, conquista 4 statuette: vince nella categoria “miglior film“, “miglior regia“, “miglior colonna sonora” e “miglior scenografia“. Gary Oldman, per “L’ora più buia”, ha vinto il premio per il miglior attore protagonista, migliore attrice è Frances McDormand per “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”. Soddisfazione per l’Italia: “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino, ha vinto un oscar per la miglior sceneggiatura non originale scritta da James Ivory. Per Ivory è la quarta candidatura e la prima vittoria: il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, 90 anni a giugno, è il più anziano vincitore dell’Oscar della storia.

I premi tecnici se li sono divisi Dunkirk e Blade Runner 2046 con una delusione per l’Italia: l’arredatrice friulana Alessandra Querzola infatti non è riuscita a vincere la statuetta come miglior scenografia. Il premio è andato anche in questo caso a “La forma dell’acqua” e precisamente a Paul D. Austerberry, Jeffrey A. Melvin e Shane Vieau.

Kermesse senza polemiche, la prima dopo lo scandalo Weinsein e i movimenti femministi “Time’s Up” e “#Metoo”. Il presentatore Jimmy Kimmel ha dato brio alla serata con qualche battuta a tema Weinstein come quella di apertura in cui afferma: “L’oscar è l’uomo ideale: tiene le mani a posto, non dice mai cose fuori luogo e soprattutto non ha un pene. E’ esattamente l’uomo di cui c’è bisogno oggi a Hollywood”.

Il discorso di Guillelmo del Toro: Il regista messicano nel suo discorso sul palco cita Spielberg e Douglas Sirk e dedica il premio ai giovani cineasti “perché credano che con il fantasy si può raccontare la realtà”. Immancabile il tema immigrazione per lui, originario del centro America: “Sono un immigrato come Selma, come Gael, come il mio amico Alejandro. Credo che la cosa bella del nostro mestiere sia cancellare le linee nella sabbia e dobbiamo continuare a farlo nonostante il mondo ci dica di tracciarle più a fondo. Sono felice che qualcuno abbia creduto nella storia d’amore tra un uomo anfibio e una donna muta. Come una volta James Cagney disse “mia madre vi ringrazia, mio padre vi ringrazia e i miei fratelli e le mie sorelle vi ringraziano. Io vi ringrazio”. Tornato sul palco per ritirare la statuetta come miglior film Del Toro aggiunge: “Da ragazzino in Messico non avrei mai pensato di farcela e invece eccomi qua”.

Le parole di Gary Oldman. Straordinaria interpretazione in L’ora più buia nel ruolo di Winston Churchill, Oldman ha detto: “Ho vissuto negli Stati Uniti per molto tempo e devo ringraziare per le amicizie, la famiglia, la casa e ora un Oscar che questo paese mi ha dato”. Dopo aver ricordato i propri colleghi la chiusura del discorso del ringraziamento è stato dedicato alla mamma “che è più vecchia dell’Oscar perché ha 99 anni e sta guardando la cerimonia dal divano. Grazie, mamma, per il tuo amore”.

Frances McDormand nel segno delle donne. “Ho qualcosa da dire – ha esordito l’attrice appena ricevuto l’oscar – Voglio ringraziare Martin McDonagh, ogni persona in questo palazzo e poi il mio clan fatto da Joe (Coen, ndr.) e Pedro (suo figlio), so che sei fiero di me”. Subito dopo ha incassato una standing ovation tutta al femminile facendo alzare, in un momento di commozione generale, tutte le donne nominate in sala, a partire dalla sua amica Meryl Streep: “Guardatevi intorno tutte noi abbiamo storie da raccontare e soldi da raccogliere per realizzarle ma non parlatene stasera ai party. Prendete appuntamenti in ufficio tra un paio di giorni”.

 

Vincitori e categorie

– Miglior attore è Gary Oldman per L’ora più buia
– Miglior attrice Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri
– Miglior attore non protagonista a Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
– Miglior attrice non protagonista a Allison Janney per Io, Tonya
– Miglior sceneggiatura non originale per Chiamami col tuo nome a James Ivory, per il film di Luca Guadagnino
– Miglior regia per Guillermo del Toro, La forma dell’acqua
– Miglior documentario a Icarus di Bryan Fogel e Dan Cogan.
– Miglior costumi a Mark Bridges per Il filo nascosto
– Miglior trucco a Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick per L’ora più buia
– Miglior sonoro a Richard King e Alex Gibson per Dunkirk.
– Miglior montaggio sonoro a Mark Weingarten, Gregg Landaker, Gary A. Rizzo per Dunkirk.
– Miglior scenografia a Paul D. Austerberry, Jeffrey A. Melvin e Shane Vieau per La forma dell’acqua
– Miglior film animazione a Coco di Lee Unkrich e Darla K. Anderson
– Migliori effetti speciali a a John Nelson, Paul Lambert, Richard R. Hoover e Gerd Nefzer per Blade Runner 2049
– Miglior montaggio a Lee Smith per Dunkirk
– Miglior cortometraggio documentario a Heaven is a Traffic Jam on the 405 di Frank Stiefel
– Miglior cortometraggio a The Silent Child di Chris Overton e Rachel Shenton
– Miglior fotografia a Roger Deakins per Blade Runner 2049
– Miglior colonna sonora originale ad Alexandre Desplat per ‘La forma dell’acqua’
– Miglior canzone a Remember me di Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez in Coco.

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