ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Panchine, la Uefa frena il valzer. Sarri, Guardiola, Giampaolo, Fonseca e Gattuso i nomi caldi

3 min read

L’imponente valzer delle panchine, tra Italia e resto d’Europa, procede a rilento. Come tempistica di eventi siamo andati ben oltre ogni più rosea aspettativa. Qualche tassello, minimo, è andato a posto; per il completamento del domino, però, bisognerà aspettare ancora. Si mormora che tutto dipenda dalle scelte che farà l’Uefa in tema di “financial fair-play”. Ovvero, se la Federazione europea dovesse punire il Manchester City per violazione del fair-play finanziario, escludendo i Citizens dello sceicco dalla prossima Champions League, Pep Guardiola potrebbe andarsene per accasarsi alla Juventus, come scrivemmo una settimana fa. Intanto, la Vecchia Signora tiene a bagnomaria Maurizio Sarri: autentico piano B dei bianconeri. Ipotesi domino: Guardiola alla Juve, Pochettino al City, Allegri al Chelsea, Sarri alla Roma. Con il Tottenham vicecampione d’Europa costretto a cercare un sostituto di Pochettino. Ma è soltato un’ipotesi, forse fantacalcio; anche se in questi mesi di voci continue e incontrollate può starci tutto. Nel frattempo, il “Guardiolagate” prosegue: c’è chi giura di aver visto l’ex Barça a Torino.

A proposito di decisioni Uefa sul “financial fair-play”, la Federazione europea rischia di perdere la faccia un po’ come la Lega di B e la Figc per il caos campionati. L’anno scorso il Milan fu escluso dalle Coppe, salvo poi essere riammesso dal Tas, Tribunale arbitrale dello sport con sede a Losanna. E’ di oggi invece la notizia che l’Uefa ha deciso di sospendere la sentenza di esclusione dei rossoneri dall’Europa, in attesa del pronunciamento del Tas. Per ora dunque il Diavolo è ai gironi di Europa League. In pratica si è appreso: i rossoneri non saranno ancora giudicati sul triennio 2015-18, in attesa della pronuncia di Losanna sul ricorso del club relativo alla sentenza già emessa sul triennio 2014-17. Una presa in giro come la vicenda della Serie B italiana. La Uefa dicesse chiaramente che le regole non valgono per tutti ma che in base al blasone si riceve un trattamento migliore. Questo comportamento della Federcalcio del Vecchio Continente, fa torto a tutti quei club, e sono tanti, che fino a oggi hanno rispettato le regole del fair-play finanziario. Aspettiamo gli altri passaggi prima di esprimerci definitivamente, ma, si prospettano tempi lunghi e a luglio scattano i preliminari di Europa League. Ennesimo caos dietro l’angolo causato dai guasti del calcio moderno.

Torniamo al valzer delle panchine. Milan e Roma, accomunate da un periodo societario-sportivo veramente allucinante, pare abbiano scelto il nuovo allenatore. Giampaolo della Sampdoria verso il Diavolo perchè fortemente voluto da Paolo Maldini nuovo direttore tecnico; il portoghese Fonseca dello Shakhtar Donetsk sulla sponda giallorossa del Tevere. Mancherebbe solo l’annuncio ufficiale per entrambi, ma attenzione alle sorprese dell’ultim’ora. Inoltre, secondo “radio mercato”, la Samp sarebbe pronta a sostituire Giampaolo con Pioli; però piace anche Di Francesco. Simone Inzaghi rinnova e rimane alla Lazio, il Genoa pensa di cacciare Prandelli per sostituirlo con Andreazzoli, Mihajlovic non si muove da Bologna. E poi c’è la Fiorentina passata ufficialmente per 165 milioni di euro dai Della Valle padroni della Tod’s, all’italo-americano Rocco Commisso proprietario di Mediacom (quinta azienda fornitrice di TV via cavo negli USA). Quasi sicuramente, il nuovo patron della Viola cambierà tecnico. Il successore di Montella potrebbe essere Gattuso, calabrese come Commisso e come il futuro direttore sportivo fiorentino Mirabelli. Ma in piedi c’è anche la suggestione Luciano Spalletti, toscano di Certaldo cresciuto nella Fiorentina. Tenetevi forte, il domino delle panchine sta per scatenarsi e ne vedremo delle belle.

Autore