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Parigi: risposta francese agli attacchi terroristici. Valls: “si preparano nuovi attacchi anche in Europa”

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Dopo gli attacchi di Venerdì di Parigi non si è fatta attendere la risposta francese. Una vera e propria pioggia di fuoco si è abbattuta sulla capitale dell’Isis in Siria. Guidati da dati d’intelligence americana, almeno 30 raid sono stati lanciati in poche ore da 12 jet francesi su Raqqa : distrutti un centro di comando e un campo d’addestramento jihadisti; colpiti gran parte dei centri nevralgici; saltata l’energia elettrica.

Operazione antiterrorismo a tappeto nel Paese anche nella mattinata. Il premier francese Manuel Valls ha annunciato 150 perquisizioni.

A Lione, nel centro del Paese, cinque fermi dopo il ritrovamento di armi e di un lanciarazzi.

Continua la caccia all’uomo. La polizia francese ha eseguito raid in diversi punti del Paese. Almeno 3 persone sono state poste sotto custodia e le loro case perquisite in un quartiere di Tolosa dove vive Mohamed Merah, il terrorista franco-algerino che nel marzo 2012 uccise 7 persone. Lo riferisce la rete Bfm Tv.

Un’altra perquisizione, di cui si sa meno, è stata eseguita a Jeumont nel nord del Paese vicino al confine con il Belgio, ed anche a sud a Grenoble dove almeno 5 persone sono state arrestate. sequestrati anche armi e denaro. E tra le possibili destinazioni della fuga dell’ottavo terrorista di Parigi c’è anche l’Italia. Il 26enne Abdeslam Salah, francese nato in Belgio, sarebbe sfuggito alla polizia locale dopo essere stato fermato per controlli sabato mattina.

Intanto lo stesso Valls ha ammesso che il governo francese sapeva che si stavano preparando attacchi non solo in Francia ma in tutta Europa. “Il terrorismo può colpire ancora nei prossimi giorni. Dobbiamo convivere con questa minaccia per poterla combattere”, ha aggiunto il premier francese invitando “il popolo francese a mobilitarsi”.

Sulla stessa linea di Valls il premier britannco David Cameron rivela che la polizia “ha sventato sette attentati terroristici nel Paese negli ultimi sei mesi” sottolineando poi che il governo di Londra “sa che ci sono cellule terroristiche che organizzano attacchi dalla Siria”.

E in questo clima molto teso Roma si prepara al Giubileo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti, nega che il governo abbia mai pensato di rinviare il Giubileo della Misericordia che partirà l’8 dicembre prossimo e a chi gli fa notare che può essere un obiettivo, De Vincenti replica: “Sì ma per rispondere non servono allarmismi. Serve la massima serietà di tutti nel monitoraggio della situazione e nella prevenzione, che resta lo strumento più importante”. Sulla sicurezza, il sottosegretario fa poi sapere: “Ci sarà un potenziamento, a Roma e in generale nel Paese”

 

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