ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Pd. Martina: “Penso a una donna alla presidenza”. Su Renzi: “Né cesure né nostalgie”

2 min read

Sono gli ultimi giorni, esattamente tre, prima della chiusura delle candidature per il Congresso Pd. Maurizio Martina, ex numero due di Renzi nella segreteria, parla dell’ex premier: “Né nostalgia né cesura” nei confronti dell’esperienza Renzi, dice. “Nel passaggio 2013-2014 abbiamo aperto l’esperienza dei governi riformatori, che rimane un tesoro inestimabile. Ci sono scelte che rivendico, come il cambiamento necessario delle istituzioni e dello Stato”. E allora, come spiega il crollo elettorale? “La questione che non abbiamo capito nel partito – aggiunge – è stato che mentre il Paese risaliva la china, le disuguaglianze aumentavano. Ci sono stati errori sulla questione sociale, sul lavoro, ma credo che avere costruito in quel momento una risposta che arginasse un’onda pericolosa in Italia sia stato importante”.

Sul M5S poi l’ex segretario del Pd è netto: “Immaginare un confronto con i vertici del movimento è impossibile, hanno sostenuto le ‘peggio cose’, i provvedimenti più iniqui. Fico? Colgo particolarità in alcune posizioni, ma non ne vedo le conseguenze”.

E Gentiloni, l’ex premier che nella battaglia per il Congresso sostiene proprio Zingaretti? “Una personalità di primissimo piano, può ancora dare un grande contribuito”. Poi lancia un appello all’unità, in un Pd scosso dalle voci di un partito personale di Renzi: “Il Pd rischia, siamo a un passaggio delicato di cui sono consapevole. Abbiamo bisogno di unità. Bisogna ricostruire le ragioni del partito”.

Infine Martina ha toccato il tema della politica di genere dichiarando che è una delle grandi questioni del congresso Pd. “Per il mio Pd per esempio penso a una donna alla presidenza“.

Autore