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Pd. Renzi: “con troppe promesse aumenta spread e torna Monti”

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Il segretario del Pd Matteo Renzi, in una lunga intervista a Radio Anch’io ha ribattuto alla proposta del centrodestra di una tassa unica fissa. “La flat tax al 15% vale 95 miliardi di euro. Al 20% costa 57 mld di euro. Dove li troviamo questi soldi? Il professor Marattin ha spiegato che queste coperture non esistono”. Così il segretario Dem.

Renzi parla anche del suo partito: “Il Pd non ha ‘effetti speciali’ da offrire. “La direzione del Paese la salvi non sparando numeri a caso” ma avendo “credibilità, cosa che Brunetta non credo possegga”, precisa. “Fare campagna elettorale sulle promesse è una strategia azzardata e fa salire lo spread. E sul debito pubblico dice: “è passato da 102% di Prodi al 132% di Monti-Letta”.

No alle larghe intese. Renzi risponde seccamente con un “ma per piacere…” alle parole di Silvio Berlusconi che aveva posto come condizione per le larghe intese l’accettazione da parte del Pd del programma del centrodestra. Renzi replica: “Berlusconi intanto si metta d’accordo con Salvini su qual è il programma. E mi verrebbe da dire si metta d’accordo anche con se stesso e con Fi, visto ad esempio come ha cambiato idea sul Jobs act nell’arco di una giornata…”. Poi aggiunge: “Non ho nulla contro Berlusconi sul piano personale, ma sul piano economico e valoriale siamo molto lontani”.

Parla inoltre dei suoi rapporti con Liberi e Uguali e in particolare con Massimo D’Alema. “Il fatto che andiamo divisi alle elezioni è già una risposta”, ma “Lombardia e Lazio sono due elezioni regionali: se c’è l’alleanza su Gori e Zingaretti è un fatto positivo”. Così Renzi aggiungendo: “Ma se mi chiedete se io sono in grado di decidere, influenzare, cosa farà un partito che non è il mio e che notoriamente non mi ama, io rispondo: come posso farlo?”. In precedenza aveva detto: “Credo sia sbagliato chiedere a me cosa farà il partito di D’Alema…”.

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