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Pompei restituisce al mondo un nuovo tesoro: è “il giardino incantato”

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Gli scavi di Pompei regalano un nuovo ed inestimabile tesoro. Si tratta di un piccolo, ma straordinario giardino incantato, emerso incredibilmente integro dalla coltre di pomici e lapilli che lo aveva sepolto quasi duemila anni fa. “Una stanza meravigliosa ed enigmatica che ora dovrà essere studiata a fondo”, sottolinea il direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna.

Resta infatti ancora un mistero, chi fosse il proprietario di questa casa che, secondo gli esperti, doveva essere grande e decisamente opulenta. “Chissà che non lo rivelino i lavori dei prossimi mesi, quando verranno liberate dai lapilli altre due stanze che si affacciavano sul giardino. Tutt’intorno Pompei oggi è un grande cantiere per mettere in sicurezza la millenaria città. La scoperta della casa del giardino incantato “è un tesoro inaspettato che viene da qui” ha spiegato ancora Osanna.

La certezza è che la presenza del maestoso larario (il più grande fino ad ora mai scoperto a Pompei), offre certezze sul fatto che questo giardino fosse un luogo domestico dedicato al culto dei Lari, che nel mondo romano, erano gli insostituibili protettori della casa e della famiglia.

La conferma arriva anche dall’arula in terracotta che è ancora lì, poggiata come duemila anni fa ai piedi di quell’edicola, con i resti carbonizzati delle offerte bruciate.

Le pitture dell’altare sono molto bene conservate e mostrano colori stupefacenti. Esso è custodito da una coppia di beneauguranti serpenti, mentre un pavone solitario fa capolino nel verde e fiere dorate lottano con un cinghiale, simbolo dei mali del mondo.

Ma non solo, dalle pareti di questo giardino prendono il volo delicati uccellini, forse per abbeverarsi alla grande vasca colorata e poi il mistero di un uomo con la testa di cane. Dunque un vero e proprio giardino incantato che non ha ancora svelato tutta la sua magia.

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