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Procedura infrazione Italia: slitta il Collegio Ue

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La riunione del Collegio dei commissari chiamato a decidere a Strasburgo sulla procedura contro l’Italia per il debito elevato è stata cancellata a causa del rinvio del summit europeo sulle nomine. Secondo quanto si apprende da fonti Ue, la discussione sull’Italia sarebbe stata posticipata a mercoledì.

E se da un lato il premier Giuseppe Conte si dice ottimista riguardo ai numeri del nostro Paese, il commissario Oettinger avverte: “Serve subito un cambio di rotta”. “Bisogna vedere se, in questi giorni, gli italiani soddisferanno le richieste della Commissione per quanto riguarda sia le entrate sia le uscite del progetto di bilancio per il 2020. Se non lo faranno, non avremo margini di manovra per evitare la procedura di infrazione”, sostiene Oettinger. Secondo il commissario Ue, “il governo di Roma deve pensarci tre volte prima di deludere le aspettative dell’Ue”. E avverte: “un conflitto crescente con Bruxelles potrebbe scuotere la fiducia” degli investitori a lungo termine.

“Non vedo ragioni per aprire la procedura di infrazione contro l’Italia” è la difesa a spada tratta dei conti pubblici italiani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Vienna per una visita di Stato in Austria di due giorni. Il capo dello Stato sottolinea che quella italiana è un’economia “con una base di grande solidità: non a caso il nostro Paese rappresenta la terza economia dell’Unione ed è la seconda manifattura d’Europa”.

Ma quanti miliardi l’Italia garantirà all’Ue per evitare la procedura d’infrazione? “La nostra provvista finanziaria ammonta a risparmi di spesa e maggiori entrate. Punto”. Dice in modo categorico senza entrare nei dettagli il premier Giuseppe Conte.

Per quanto riguarda gli avvertimenti arrivati dal commissario Oettinger, Conte dice: “Non mi fate commentare singole valutazioni di singoli commissari: ora il percorso è molto chiaro, parliamo con atti, oggi deliberiamo l’assestamento e la rendicontazione. Manderemo quegli atti”.

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