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Processo Mps, la sentenza d’appello assolve tutti gli imputati

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Sentenza ribaltata a Milano, nel processo d’appello per il fallimento di Mps. I giudici della seconda Corte d’Appello hanno assolto tutti gli ex vertici della banca, compresi l’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex dg Antonio Vigni, imputati nel procedimento su presunte irregolarità in operazioni finanziarie che, dal dicembre 2008 al settembre 2012, sarebbero servite a occultare le perdite causate dall’acquisto di Antonveneta. In primo grado Mussari aveva ricevuto 7 anni e 6 mesi, l’ex dg Vigni 7 anni e 3 mesi e l’ex responsabile area finanza Gianluca Baldassarri 4 anni e 8 mesi. Assolti anche Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Mps, così come i manager e gli ex manager di Deutsche Bank e di Nomura.

Per la Corte su diversi capi “le condotte si sono estinte per prescrizione”, per altre accuse “il fatto non sussiste” o “non costituisce reato”. Assolte anche Deutsche Bank Ag, Deutsche Bank London Branch e Nomura e revocate le confische pari a 64 milioni per i tedeschi e 88 milioni per Nomura.

Soddisfatti i legali degli imputati. Tullio Padovani, Fabio Pisillo e Francesco Marenghi, difensori dell’ex presidente di Mps dichiarano: “questo è il disvelamento di come si esercita il terribile potere di accusa in Italia, dove, per fortuna, esiste ancora un giudice, rintanato a Berlino. L’avvocato Mussari non è più quel che era quando questa vicenda è iniziata, e nessuno gli restituirà nulla. Su questo, forse, dovremmo tutti riflettere”.

Secondo Francesco Centonze, difensore dell’ex dg di Mps Antonio Vigni “Finalmente giustizia è fatta”, “I giudici sono stati coraggiosi”, le parole del legale Francesco Isolabella. Soddisfatto anche il legale Giuseppe Iannaccone. “E’ una vicenda molto complessa: ho sempre creduto nell’assoluzione dei miei assistiti, e questa sentenza ha dato prova che la giustizia esiste. E’ una sentenza di merito, che ha assolto sui fatti. Non temo il ricorso in Cassazione, credo che la giustizia sia acclarata da questa sentenza” spiega il difensore di alcuni manager di Deutsche Bank, tutti assolti anche loro.

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