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Processo sempre più vicino per Weinstein grazie alla denuncia di un’attrice italiana

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Processo sempre più vicino per Harvey Weinstein. Prosegue infatti, il cammino verso l’aula di tribunale, la denuncia di stupro contro il produttore statunitense, dell’attrice e modella italiana che aveva chiesto di restare anonima quando mesi fa, aveva accusato l’ex capo di Miramax in una intervista al Los Angeles Times. La polizia americana sembra convinta che ci siano gli estremi per incriminare il produttore e ha trasmesso il dossier alla procura della contea a cui spetta la decisione sul procedere o meno al rinvio a giudizio.

L’attrice italiana che ha 38 anni ed è apparsa sulla copertina di Vogue, avrebbe rivelato nell’intervista che Weinstein, dopo averla avvicinata nel febbraio 2013 al Los Angeles Italia Film – Fashion and Art Fest, si era presentato non invitato nel suo albergo di Beverly Hills e l’aveva violentata nel bagno della camera. La novità è che la polizia ha ottenuto le ricevute che documentano la sua presenza in albergo, anche se non quella di Weinstein.

Inoltre la procura avrebbe un asso nella manica, ovvero una legge della California che, consente di introdurre come prova in casi di violenza sessuale accuse di altre donne, anche se non hanno mai prodotto un’incriminazione. Gli esperti legali sono convinti che le numerose denunce contro Weinstein possano servire a far pendere a favore della donna l’esito.

“Se si andrà al processo vedrete una sfilata di celebri star sul banco dei testimoni”, ha detto l’ex procuratore della Contea di Los Angeles Steve Cooley. Intanto Weinstein e i suoi legali continuano a sostenere che il produttore ha avuto sempre rapporti consensuali.

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