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Prosegue l’emergenza climatica che affligge il pianeta: 11 roghi sopra il Circolo Polare Artico

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Oltre 60 boschi in fiamme e 4 cittadine evacuate in Svezia che chiede aiuto ai partner Ue. Roghi anche in Norvegia, Finlandia, Russia, Alaska, Groenlandia e Canada: luoghi inaspettati per questo fenomeno. Undici roghi hanno colpito aree sopra il Circolo Polare Artico, a causa delle alte temperature di questa estate. Il pericolo di roghi è estremo nell’Europa del Centro-Nord nelle prossime settimane, dice il Sistema europeo di informazioni sugli incendi boschivi.

E prosegue l’emergenza climatica che affligge il pianeta: la circolazione Atlantica meridionale, nota anche con la sigla Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation), che trasporta l’acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud, sta infatti rallentando. Si tratta di un fenomeno che può provocare un deciso riscaldamento del clima nei prossimi 20 anni. E’ quanto sostiene una ricerca pubblicata sulla rivista Nature dal gruppo dell’Università di Washington.

Il più recente picco negativo si è registrato dal 2004 al 2010, quando l’indebolimento è stato dieci volte maggiore del previsto.

Per osservarne caratteristiche e velocità, i ricercatori hanno utilizzato immagini satellitari e dati provenienti dal progetto internazionale Argo, che si avvale di boe galleggianti che raccolgono dati su temperatura e salinità. E’ emerso che questo sistema di correnti sta passando dalla sua fase veloce a quella più lenta e questo ha implicazioni sul riscaldamento globale. Quando è nella fase più veloce, infatti, l’Amoc rimuove maggiori quantità di CO2 dall’atmosfera e le accumula in profondità, intrappolandole per periodi lunghissimi, di almeno mille anni.

L’indebolimento di questa circolazione si pensa abbia dirette conseguenze sul sequestro della CO2 presente nell’atmosfera. Infatti l’Amoc trasforma le acque calde in acque più fredde e dense, che assorbono CO2 e vanno in profondità. Si calcola che circa il 50% della CO2 assorbita dagli oceani sia stata catturata dalle acque raffreddate da questo meccanismo, nella sua fase più veloce.

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