Prove di dialogo per il Governo: Salvini possibilista sul reddito di cittadinanza
2 min readProseguono le prove di dialogo tra i partiti per tentare di formare un governo, ad aprire è stato oggi il il capogruppo alla Camera del Partito democratico, Graziano Delrio, dicendosi pronto al dialogo con i due vincitori, ma sulle riforme e non sulle poltrone. Per quanto riguarda invece la segreteria dem, Delrio scioglie le riserve e annuncia che non si candiderà “per ragioni familiari”.
Salvini della Lega invece si dice possibilista sul reddito di cittadinanza proposto dai 5 stelle, ma solo se temporaneo. “Con Di Maio ci sentiamo dopo Pasqua” ha fatto sapere Salvini. “Con i 5 stelle – ha evidenziato il leader del Carroccio – stiamo ragionando, se poi questo ragionamento andrà lontano o si fermerà non sono in grado di dirlo adesso”. “Si parte dalle cose da fare – ha detto – tasse, lavoro, sicurezza. l’importante sono le cose da fare”. “Visto che il centrodestra è la coalizione che ha vinto, sono disposto a dar vita a un governo che parta dal programma di centrodestra e quindi dalla cancellazione della legge Fornero, dalla riduzione delle tasse, dal controllo dei confini, dalle espulsioni dei clandestini”. “Sono disposto a ragionare di redditi di inclusione, leggi di cittadinanza, prestito per entrare nel mondo del lavoro. Sono disposto a ragionare di tutto, ma si parta dal voto degli italiani”.”Adesso i numeri non ci sono, tra qualche giorno speriamo che ci siano” ha detto ieri intercettato ad Ischia insieme alla compagna Isoardi per qualche giorno di relax.
Il M5S in un post invece conferma che “Luigi Di Maio è l’unico candidato premier con cui intendiamo andare al governo e cambiare il Paese dando finalmente agli italiani le risposte che attendono da trent’anni”. “In campagna elettorale – continua il post- il MoVimento si è presentato con un programma e un candidato premier votato dal 32% degli elettori, 11 milioni di italiani. Questa volontà popolare non siamo disposti a ignorarla, è sacra. Proporre agli italiani un altro candidato premier significherebbe tradire questa volontà”.