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Pubblica Amministrazione: le riforme del 2022. Brunetta: “Stanziati oltre 3 miliardi nel triennio”

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Ci sono delle importanti novità per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione: la manovra di bilancio del governo Draghi prevede alcune riforme per quest’anno che vanno dall’introduzione di nuove risorse per le assunzioni ad interventi per chi è già dipendente pubblico.

Il ministro Renato Brunetta ha espresso grande soddisfazione per una manovra che stanzia oltre 3 miliardi nel triennio per sostenere le riforme e rimettere la Pubblica Amministrazione e i dipendenti pubblici al centro della crescita sociale ed economica del Paese, dalla parte dei cittadini e delle imprese.

Visto il crescente aumento dei contagi di Covid 19 il governo torna a favorire lo smart working: la raccomandazione è che si vada verso un lavoro il “agile” sia nel settore pubblico che nel privato. L’ultima circolare del ministero prevede però ancora che la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche sia svolta in presenza ma resta comunque l’obbligo di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid19.

Arrivano nuove assunzioni a tempo indeterminato, che saranno concentrate nei seguenti comparti: Funzioni centrali (Agenzie Fiscali, aziende, enti pubblici e ministeri), Funzioni locali (personale degli enti locali), Istruzione e ricerca, Sanità. La manovra prevede inoltre lo stanziamento di 310 milioni di euro per il 2022 e di ulteriori 500 milioni a partire dal 2023 per coprire gli indennizzi della vacanza contrattuale tra il 2022 e il 2024 (cioè l’indennità percepita nel periodo che intercorre tra la scadenza di un contratto collettivo nazionale di lavoro, o di altro accordo, e il suo rinnovo).

Salgono gli stipendi dei sindaci, le cui responsabilità sono aumentate dagli interventi previsti nel Pnrr: a questo scopo sono stanziati 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023 e 220 milioni dal 2024.

Nel prossimo triennio sono inoltre dedicati 120 milioni di euro al rafforzamento del comparto di Difesa, sicurezza e soccorso pubblico e da quest’anno è previsto un “salario accessorio di produttività” per i dipendenti pubblici, compresi dirigenti, insegnanti e Forze armate, che si sono contraddistinti per efficienza nel lavoro. Per garantirlo sono stati stanziati 200 milioni di euro.

Da quest’anno sono poi previsti 95 milioni di euro per il finanziamento di nuovi percorsi di carriera per il personale pubblico non dirigente. 50 milioni di euro a partire da quest’anno saranno ad esempio stanziati per finanziare il “Fondo per la formazione”, volto a riqualificare i dipendenti pubblici.

C’è anche un intervento sul personale del Coni: il trasferimento al Comitato olimpico di alcuni contratti di lavoro in essere con Sport e Salute Spa (l’azienda pubblica che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia) e l’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato per sopperire alle carenze di organico.

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