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Quota 100, Salvini: “non si torna indietro”. Castelli: “misura transitoria e migliorabile”

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Rispondendo alle polemiche degli imprenditori del nord che chiedono la sospensione di Quota 100 la viceministro all’Economia Laura Castelli a margine dell’evento Sum, a Ivrea precisa “potrebbe essere una misura passeggera”.
Il pensionamento per chi ha compiuto 62 anni di età e ha 38 anni di contributi è una misura varata dal governo gialloverde in qualità di “misura transitoria che era necessaria” ma di cui adesso lo stesso esecutivo vuole valutare “gli effetti”.

Del resto, ha voluto precisare la vice del ministro dell’economia Tria, “probabilmente questa misura fa un po’ paura” ed è “migliorabile”.

Non tarda ad arrivare la risposta del vicepremier Matteo Salvini che dal Vinitaly precisa: “Mi chiedo come si possa essere contrari al ricambio generazionale. Aprire spazi di lavoro ai giovani è ciò che conta” – così il vicepremier che aggiunge – “Su Quota 100 non si torna indietro: è l’inizio di un percorso perché l’obiettivo è Quota 41”.

Per quota 41 il leader della Lega si riferisce alla possibilità di andare in pensione per chiunque abbia raggiunto 41 anni di contributi versati a prescindere dall’età anagrafica. Una ulteriore opportunità (oggi già prevista per i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno cominciato a lavorare prima dei 18 anni – che svolgano attività usuranti) che verrebbe estesa a tutte le categorie.

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