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Rassegna: Conte ora ne ha per tutti. Juve, ok ma Ronaldo è furioso. Milan, attesa per Ibra. Basket, l’Olimpia cade dal primo posto

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Rassegna stampa di lunedì 12 aprile, il turno numero 30 del campionato di serie A va quasi in archivio, manca ancora Benevento-Sassuolo e poi si potrà cominciare a pensare all’Europa con la Roma, unica italiana in gara, impegnata giovedì contro l’Ajax, nella gara di ritorno dei quarti di finale di Europa League. Tornando al campionato, Conte, ad 8 giornate dal termine, forte del più 11 sul Milan, inizia a togliersi qualche sasso dalla scarpa, relativo alle critiche subite dopo l’eliminazione Champions, oppure dopo la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia. Il presente dice che lo scudetto è quasi in tasca ed è una soddisfazione doppia per un orgoglioso come Conte poterlo strappare alla Juve, con la quale non si è lasciato bene. Intanto i bianconeri archiviano la pratica Genoa senza difficoltà ma con Ronaldo furioso, il Milan si infuria invece con Maresca più che con Ibra, per il quale attende il responso del giudice sportivo. Bene anche Atalanta, Napoli, Lazio e Roma, praticamente tutte. Andiamo a vedere i titoli dei maggiori quotidiani odierni, partendo da Gazzetta dello sport.

GAZZETTA DELLO SPORT- Sulla prima pagina della rosea ci sono tutti gli argomenti sopra riportati, al centro c’è Antonio Conte che grazie a Darmian e all’undicesima vittoria di fila può finalmente rendere pubblico il proprio libro nero, dove ci stanno tutti coloro che lo hanno sempre criticato: “Ci pensa Darmian a piegare il Cagliari. Un girone di ritorno da record, tutte vinte. Conte vede lo scudetto. «C’era chi diceva che i miei erano scarsi e io da cacciare…». Juventus e Milan sulla colonna di destra, in alto Ronaldo, furioso durante la gara con il Genoa: “Getta la maglia e tira pugni contro il muro in spogliatoio. Dubbi sul futuro”. E ancora: “Non segna, sbuffa con i suoi. E la maglia, chiesta dal raccattapalle, finisce a terra. Il voto della rosea completa il quadro: 5, il peggiore. “Forse non ci sta più dentro- si legge- come dicevano i giovani di tanti anni fa. Forse cerca nuovi orizzonti. Si percepisce da come sbaglia un gol fatto (palo a un passo dalla porta) e dai nervosismi sparsi qua e là”. Ibra, anche lui il peggiore contro il Parma ma più per l’espulsione che per la gara in sé: “Il carisma e i litigi:
le due facce di Ibra. Milan, ricorso pronto“.

CORRIERE DELLA SERA- Cambiamo argomento, il Basket sulle pagine sportive del Corriere, cambia la testa della classifica con milano che perde il primato, a favore di Brindisi che approfitta del momento di difficoltà della Armani, battuta questa volta 80-71. Giuseppe Sciascia fa il punto della situazione: “Brindisi festeggia la sua notte magica- si legge a pag. 33- strappando il primato ad una Milano in frenata. L’Happy Casa sorprende l’Olimpia nonostante assenze pesanti causa Covid (Thompson, Perkins e coach Vitucci; partita diretta dal vice Morea) e la sorpassa grazie al 2-0 negli scontri diretti. Settima vittoria in fila per i pugliesi- prosegue il quotidiano- trascinati da Willis (17 e 10 rimbalzi, foto) e Bostic (15) con un collettivo decisivo, 5 uomini in doppia cifra. Terzo stop consecutivo per Milano, che senza Hines paga dazio sotto canestro”.

REPUBBLICA- Sulle pagine di Repubblica il futuro del tennis italiano, vale a dire Lorenzo Sonego, classe 1995. Paolo Rossi titola così a pag.35: ” I segreti di Sonego l’antidivo del tennis che non aspetta più Lorenzo diventa numero 28 e allunga l’onda verde dell’Italia L’allenatore Arbino: “Nella sua testa sa di essere fortissimo” . Poi approfondisce: “Per raccontare questo atleta che festeggerà i 26 anni a Roma, l’11 maggio- si legge- non si può scinderlo dal suo coach. Perchè questa è una storia Made in Torino. Cominciata grazie a un papà giocatore amatoriale (Giorgio Sonego), amico di un geometra malato dello sport della racchetta (Gipo Arbino). Quest’ultim- prosegue il quotidiano- per vivere vendeva prodotti antiruggine, prima di mandare al diavolo un lavoro certo per una scommessa: essere coach di tennis. Così diventa leggenda il primo incontro con il bimbo Lorenzo, anni 10”.

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