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Rassegna: Gasperini e Mourinho si giocano gran parte della stagione, obbligo vittoria per entrambi. Colombia, Rincon non ce l’ha fatta

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Rassegna stampa di giovedì 14 aprile, in due giorni succede di tutto a Madrid, sotto gli occhi del mondo sportivo per 48 ore. Prima il Real che elimina il Chelsea in una gara d’altri tempi, poi i tifosi dei blues che vengono a contatto con quelli del City che subito dopo eliminano l’Atletico con uno 0-0 che innervosisce al punto tale da richiedere l’intervento della polizia. Quando la situazione rientra, Guardiola analizza così sia la gara che il passaggio del turno: “Nel secondo tempo loro han giocato meglio, non siamo riusciti a recuperare palla rapidamente. Nei 180′ gli ultimi 45′ loro han giocato meglio. Non possiamo fare sempre 3-4 gol. Non avevamo la palla e non potevamo fare il match nella ripresa. Ci siamo difesi? Non avevamo altre scelte. I falli su Foden? Non parlo di quello che fanno gli altri. Simeone: “Il pubblico è stato fantastico per tutta la gara e la squadra ha risposto presente cercando quella comunione d’intenti che è difficile vedere negli stadi. Sul rosso a Felipe non ho capito cosa sia successo, era troppo lontano, ma l’arbitro ha detto che ha calpestato un loro giocatore, ma io non l’ho visto. Quanto alle perdite di tempo non c’è nulla da dire, è l’arbitro che gestisce queste situazioni. Faccio le congratulazioni al City per la grande partita giocata e smentisco di aver applaudito Guardiola perché la sua squadra stava perdendo tempo, l’ho fatto perché apprezzavo lo sforzo che stavano mettendo in campo”.

ORA L’EUROPA LEAGUE- Champions in archivio fino alle semifinali (City-Real e Liverpool-Villarreal), questa sera le gare di ritorno dei quarti di finale di Europa League e conference. Occhi puntati ovviamente su Atalanta-Lipsia ma anche su Lione-West Ham (1-1); Barcellona-Eintracht (1-1); Rangers-Braga (0-1). L’Atalanta dovrà invece battere i tedeschi dopo l’1-1 dell’andata, nella giornata di ieri le parole di Gasperini a Sky, carico ed entusiasta nonostante la squadra in campionato sia decisamente in calo da parecchio tempo. L’Europa però è un’altra cosa e vincerla vorrebbe dire Champions, dimenticando appunto il campionato: “In campionato abbiamo ancora sette partite, le giocheremo per raggiungere il nostro obiettivo sperando comunque di restare in Europa. Non abbiamo abdicato, sette partite non sono tantissime ma neanche poche per raggiungere gli obiettivi. Ci sono state tante cose che ci hanno rallentato nel ritorno, non abbiamo fatto bene in campionato. Per chi gioca il giovedì l’Europa League e la Conference League domenica c’è qualche difficoltà in più. Noi abbiamo pagato le partite dopo l’Europa League ma questo non è un alibi. Ambiente depresso per i risultati in Serie A? Chiaro che non si può andare in Champions League tutti gli anni, sarebbe troppo bello. Quest’anno ormai è quasi impossibile. I tifosi hanno motivo per essere qualche volta non soddisfatti, ma la depressione la lascerei a qualcun altro”.

CONFERENCE- E poi la Conference con Mourinho che non solo dovrà vincere senza condizioni ma dovrà anche fare due goal in più dei norvegesi del Bodo, per evitare i tempi supplementari. Nella giornata di ieri le sue parole nella consueta conferenza stampa di vigilia: “Quello che è successo giovedì scorso è una situazione fuori dal contesto, la partita è stata normale e anche il finale di partita è stato normale. E’ un episodio brutto ma completamente isolato dal contesto. Vogliamo giocare a pallone, il comportamento deve essere esemplare e per domani mi aspetto solo una partita di calcio. I più bravi siamo noi, ne sono convinto. Siamo forti e preparati, sono molto fiducioso dei miei”.

Dal calcio giocato ad una brutta notizia per il mondo del calcio e per i tifosi del Napoli

ADDIO RINCON- E in queste ore una notizia che mai avremmo voluto ricevere, Freddy Rincon non ce l’ha fatta. L’ex giocatore del Napoli, coinvolto in un incidente stradale ha lottato fino all’ultimo ma è spirato dopo che le sue condizioni si erano aggravate, nel post intervento chirurgico, effettuato nelle ore successive allo scontro con un autobus. Come ricorda Repubblica, il centrocampista aveva militato nel campionato italiano nella stagione 94-95, prima di passare al Real Madrid.

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