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Rassegna: gli occhi dell’Italia sull’Europa League, in campo Atalanta, Lazio e Napoli. Conte, la sua delusione apre ad un futuro differente

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Mixed zone, si chiudono le gare di andata degli ottavi di finale di Champions League, 1-1 tra Atletico Madrid e Manchester United, pari anche tra Benfica ed Ajax, un 2-2 spettacolare quanto inutile da punto di vista del punteggio: al ritorno tutte e quattro le squadre saranno obbligate a vincere. Andiamo a vedere che cosa ha detto Simeone al termine del match giocato a Madrid, partendo dal Cholo. “Abbiamo fatto la gara che volevamo, con pressing e la squadra si è mossa molto bene. Il Manchester United è una squadra fortissima, purtroppo nel primo tempo potevamo fargli più male colpendo una traversa. Sapevamo che in contropiede erano fortissimi, poi Griezmann ha colpito la traversa. Il calcio è così. Ritorno? Sarà un ambiente caldo, non c’è niente di più bello che andare a giocare nel campo del Manchester”.

EUROPA LEAGUE- Questa sera l’Europa League con le gare di ritorno dei playoff, Europa League, si parte alle 18:45 con la Lazio che  ospiterà il Porto, alla stessa ora, Olympiakos-Atalanta. Alle 21 Napoli-Barcellona. Gare di ritorno anche per la conference League, senza la Roma già qualificata agli ottavi. Nella giornata di ieri le consuete conferenze stampa, andiamo a vedere che cosa ne pensa Sarri, obbligato a vincere 2-0: “Il Porto è una squadra forte, che sarebbe competitiva anche nel campionato italiano. La partita d’andata ci ha dimostrato che sarà difficile ma ci ha detto anche che non sarà impossibile. La prima attenzione deve essere sulla fase difensiva: se non siamo lucidi e andiamo all’assalto, comprometteremo la partita. Abbiamo le qualità per risolverla in qualsiasi momento, senza innervosirsi dal passare dei minuti. Immobile? Vediamo oggi e domani, poi decideremo. Non ha avuto uno stop molto lungo, è stato fermo sei giorni”.

QUI ATALANTA- E alla stessa ora l’Atalanta proverà a difendere il 2-1 dell’andata dagli attacchi dell’Olympiakos, Gasperini nella giornata di ieri ha parlato anche della nuova dirigenza americana: “E’ una sfida importante ma rispetto al passato senza la regola del gol in trasferta cambia tutto. Questa formula la trovo più giusta, sicuramente è più difficile ma più giusta. Nuova proprietà? Posso dire che quando il presidente e Luca Percassi mi hanno avvisato della situazione che si stava concretizzando è stato un momento di grande emozione. Abbiamo avuto la sensazione di avere fatto qualcosa di molto importante per attirare l’attenzione di questi gruppi dall’America. Si chiude probabilmente un’era, ma credo che diventerà più forte, come ha detto il presidente. Spero anche di potere ottenere risultati migliori di questi anni”.

QUI NAPOLI- 1-1 a Barcellona, risultato che costringe entrambe le squadre alla vittoria per non andare ai supplementari. Spalletti è carico e lo dimostrano le sue parole alla vigilia, sempre molto profonde e metaforiche: “La squadra si è ritagliata uno spazio importante in campionato, ha una mentalità corretta e la volontà di rendere felici i tifosi. Gioca le partite a viso aperto. Giocare al ‘Maradona’ sarà sicuramente un punto di forza. Saremo accompagnati anche da Diego, ci guarderà e tiferà per noi. Noi non abbiamo in squadra un Maradona, ma abbiamo 11 calciatori che insieme possono diventare una squadra forte alla Maradona. Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Sta tutto nella forza di volontà dei giocatori perché non ora c’è tempo per recuperare. Bisogna reagire, serve una testa forte”.

Uno sguardo alla Premier League, motivo? La delusione di Antonio Conte e l’apertura verso il proprio futuro

Tottenham, Londra, sono un po’ insolite le immagini che arrivano da oltremanica, Antonio Conte appare deluso, praticamente sconsolato.  Come riporta Sportmediaset, dopo la sconfitta del suo Tottenham 0-1 in casa del Burnley nel recupero di Premier League, il tecnico italiano ha mostrato fragilità che in parte avevamo visto già in Italia ma sotto forma di rabbia: “Forse la verità è che non sono abbastanza bravo – ha commentato nell’immediato postpartita- il Tottenham mi ha chiamato per cambiare le cose, ma non sto riuscendo. Penso che la società debba fare delle valutazioni anche sul mio futuro”.

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