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Rassegna, Ibra, Barella e Pirlo: il Re, il fenomeno e il grande atteso. Olimpiadi di Tokyo, Malagò non ha dubbi sullo svolgimento

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Rassegna stampa di martedì 19 gennaio, in primo piano il campionato di Serie A con la vittoria del Milan che si lancia verso l’ultima, complicatissima, gara di andata contro l’Atalanta. Ai rossoneri servirà un punto per essere proclamati campioni d’inverno, per quello che possa servire, parafrasando Pioli. I protagonisti di questa giornata sono principalmente tre: Ibra per il Milan, Pirlo per la Juve impegnata domani in supercoppa con il Napoli e poi Barella, finalmente asso nerazzurro, dopo aver fatto impazzire la Juventus. Andiamo a vedere i titoli dei maggiori quotidiani nazionali, partendo da Gazzetta dello sport.

GAZZETTA DELLO SPORT- La rosea di questa mattina incorona Zlatan Ibrahimovic come il Re di un Milan determinato a vincere ogni partita senza pensare al domani. Nei piani e negli obiettivi rossoneri c’è solo il presente, c’è solo l’obiettivo performativo, anche se Pioli ieri si è detto propenso a lottare per tornare in Champions. Si è sbilanciato? Ad ogni modo non ha detto niente di nuovo, la parola scudetto fa paura, pronunciarla comporta una grande responsabilità e molto probabilmente non è così necessario: “Ibra (doppietta) stende il Cagliari
A Pioli basta un punto con l’Atalanta per essere campione d’inverno. Mandzukic avrà la 9 e potrebbe giocare il 26 nel derby di Coppa Zlatan: «Con lui saremo ancora più cattivi». Inter, come detto, in prima pagina Barella, grande protagonista delle ultime uscite nerazzurre: “Barella d’Italia”. E ancora: “Da Gigi Riva a Mancini tutti incoronano il soldato di Conte «Sarà l’Eurostar». Pirlo c’ha capito poco e niente domenica sera, il prodigio ex Cagliari gli ha fatto passare una serata tremenda ed ora il tecnico bianconero dovrà concentrarsi sulla Supercoppa per non sfigurare anche con il Napoli, prossimo avversario anche nel recupero di campionato: “La Juve domani sfida il Napoli in Supercoppa: il tecnico, alle prese con un centrocampo in affanno, deve subito rifarsi”. E ancora a pag. 13: “Domani un nuovo esame Frabotta, fiaba interrotta. Dietro si rivede Demiral Pirlo con il Napoli si gioca il primo trofeo stagionale. Previsti cambi per evitare il rischio di un nuovo flop”.

CORRIERE DELLA SERA- Cambiamo argomento, usciamo dal mondo del calcio e andiamo verso quello delle Olimpiadi, in programma la prossima estate. A pag. 43 le parole del presidente del Coni Malagò, il quale assicura che le prossime olimpiadi di Tokyo si svolgeranno regolarmente: «Le Olimpiadi si faranno. Lo vuole il governo giapponese che sta lavorando seriamente sul piano sanitario, lo vogliamo noi del Cio. L’epidemia ci costringerà a stravolgere le abitudini, è chiaro: gli atleti arriveranno a Tokyo massimo 5 giorni prima della gara e torneranno a casa 48 ore dopo. Agli impianti si accederà poco prima di ogni prova e le restrizioni saranno pesanti: ma dobbiamo fare i Giochi per non mortificare le nuove generazioni». L’occasione per Malagò si presenta nella giornata di ieri a “Il danno della pandemia sullo sport e sul movimento olimpico”, appuntamento organizzato virtualmente da Alfredo Ambrosetti davanti a una platea di grandi campioni ed ex: Meneghin e Marzorati per il basket, Bugno per il ciclismo, Cassina per la ginnastica, Tortu e Berruti per l’atletica, Quadarella per il nuoto. E ancora Malagò: «Sul fronte organizzativo durante la pandemia il sistema Italia è stato superbo: la “bolla” del Giro, i mondiali di ciclismo a Imola e quelli imminenti di sci a Cortina sono esempi virtuosi. Il vero dramma è che i nostri giovani si stanno disabituando a fare sport: rischiamo di perdere una generazione di atleti. Il Coni lavora per dare opportunità a tutti i ragazzi, la scuola invece è da tempo assolutamente incapace di intercettare talenti. Perché la politica non si preoccupa della scuola invece che del Coni?».

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