Rassegna: Maldini, calma ed equilibrio le priorità per andare avanti. Sinner, i momenti duri prima della felicità
2 min readRassegna stampa di martedì 10 settembre, Italia a punteggio pieno in Nations, dopo le vittorie con Francia per 3-1 e con Israele per 2-1. E proprio al termine della gara con gli israeliani, Spalletti ha commentato la vittoria ai microfoni di Rai Sport: “Abbiamo fatto il nostro in maniera splendida, perché tutte le insidie che temevamo nel primo tempo si sono viste tutte. Loro si sono abbassati molto e noi siamo stati meno lucidi nelle imbucate, il fatto di essere stati ordinati e aspettare il momento adatto per colpire è stato fondamentale. Ho visto una squadra più che matura, maturissima, sono stati molto bravi dal punto di vista tattico. Dal punto di vista tattico i ragazzi sono stati molto bravi a riconoscere le posizioni, li ho messi nelle condizioni di giocare come fanno coi rispettivi club. A volte si trovano a occhi chiusi e specialmente nel secondo tempo questa qualità nel palleggio e nel possesso palla si è vista”.
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COSA SERVE- “A volte ci vuole a volte pazienza, a volte equilibrio. Due non qualificazioni al Mondiale sono state impattanti anche sull’idea del valore del nostro calcio. L’Italia sarà comunque sempre protagonista e la vittoria con la Francia ha fatto molto bene all’ambiente”.
SERIE A- “Mi piace, senza dubbio: è un campionato non troppo considerato, ma a livello tecnico, tattico e di conoscenza nella top3. Griglia di partenza? È la solita. L’Inter è la squadra più attrezzata, poi ci sono stati tanti cambiamenti nelle varie avversarie che hanno bisogno di un pochino di tempo per mettere un po’ insieme la squadra”. Così l’ex dirigente rossonero, come riportato da Sportmediaset.
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NON SEMPRE FACILE- “Ho passato momenti duri, quando entravo in campo non era come prima, chi mi conosce bene si era accorto che qualcosa non andasse. Notti agitate, a volte non dormivo. Poi, però, durante il torneo americano ho ricominciato a essere me stesso, e questo è più importante del risultato”.
NESSUNA REGOLA- “Dopo ogni obiettivo raggiunto, si festeggia: questo l’accordo col mio team, bisogna godersi il momento. Non c’è una regola fissa, posso riposarmi tre come cinque giorni. Questa volta, per esempio, ho bisogno di staccare di più”.