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Rassegna: Milan ed Inter, vittorie precampionato. Ora gli ultimi colpi di mercato. Capello, così la prossima stagione. Scaroni, così le finanze

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Rassegna stampa di domenica 15 agosto, il calciomercato sulle prime pagine, quando manca una settimana esatta all’inizio del campionato di Serie A. In premier si è già cominciato, in Italia l’ora x scatterà sabato 21 con gli anticipi Verona-Sassuolo e inter-Genoa alle 18:30, mentre Empoli-Lazio e Torino-Atalanta si giocheranno alle 20:45. Poi la domenica con tutte le altre, tranne Cagliari-Spezia e Sampdoria-Milan, lunedì. Come detto però manca ancora una settimana e allora sotto con le partite di precampionato e gli ultimi colpi di mercato. Partita anche la Coppa Italia ma andiamo a vedere i titoli dei quotidiani odierni, partendo da Gazzetta dello sport.

GAZZETTA DELLO SPORT- Sulla prima pagina odierna della rosea le gare amichevoli di Milan ed Inter, oltre ai colpi di mercato, quasi perfezionati ormai da entrambe le parti, partendo di rossoneri: “Dal 2-1 al Panathinaikos al mercato. Un diavolo scatenato”. E ancora: “Segna sempre Giroud. E il Milan batte due colpi. Florenzi e Adli vicini”. Inter, risolto il problema Dzeko con una gara amichevole contro la Dinamo Kiev, disputata grazie al via libera della Roma, arrivato un’ora prima del match: “Tacchi, tocchi e una rete. Il successore di Lukaku conquista tutti e promette: «Tifosi, ci divertiremo» “. Capello, una lunga intervista nella quale ci spiega il proprio punto di vista in merito alla prossima stagione: «La Juve parte in pole position dopo le cessioni dell’Inter. Le aspettative sono tutte su Allegri e lo dico spassionatamente: non sarà facile ripetere i successi del ciclo precedente. Max deve mostrare forza e pugno deciso. Non vorrei che i calciatori prendano il suo ritorno come un alibi per scaricare le responsabilità. Mi attendo qualcosa di speciale da De Ligt e Dybala. L’argentino ha il potenziale del numero uno, ma gli è sempre mancato qualcosa».

CORRIERE DELLA SERA- Sul Corriere della sera invece le parole del presidente del Milan Scaroni, il quale si occupa prevalentemente di far luce sulla maggior parte della questioni burocratiche e finanziarie: «Appeal Serie A? Se lo dovessi misurare dalla vendita dei diritti tv all’estero dovrei dire che le cose non stanno andando molto bene. Direi mediocre, se la Premier incassa più del doppio di noi. E perdere i grandi giocatori non aiuta. Utilità vittoria Europei? Molto, così come le vittorie olimpiche. È lo sport italiano che piace, è un momento magico per rilanciare la serie A, dobbiamo assolutamente riuscirci. L’invito di Tebas? Vendere i diritti tv fuori dall’Italia è un mestiere: richiede contatti, conoscenze, professionalità che la serie A ha sviluppato molto poco. Serve una struttura organizzativa che oggi non ha: o prende un partner che ha uffici in tutto il mondo e la possibilità di assumere gli uomini giusti, oppure deve farsela in casa. Siamo realisti. Questa è la sfida. Serve una governance in grado di attrarre le persone migliori. Per come ho conosciuto la Lega in questi due anni ho qualche perplessità. Capisco la Liga che ha preso la “scorciatoia” dei fondi, però non è l’unica formula. Del discorso fondi non mi affascina il fatto che ci diano soldi, ce li danno perché comprano un pezzo di noi, mi piace il salto organizzativo che consentono. Ridiscuterne? Sette club si sono sempre opposti, al momento non è sul tavolo. Qualora tornasse in discussione dovremo riflettere come scegliere il partner migliore».

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