ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Rassegna: Napoli, le parole di Conte alla vigilia della gara con l’Olympiakos. Donnarumma, Raiola spiega quanto accaduto

4 min read

Rassegna stampa di giovedì 14 agosto, la Juventus supera con un 2-0 la caldissima sfida alla Juve Next Gen. A fine gara le parole di Tudor, decisamente soddisfatto, malgrado i fischi a Vlahovic: “È stata una bella partita, soprattutto perché era una festa in famiglia. Sono venuti in tanti con 40 gradi… Siamo soddisfatti, continuiamo a lavorare per essere pronti quando conta. Vlahovic? Mi dispiace sempre per i fischi, è un giocatore della Juve ed è un ragazzo che si allena. Douglas ha fatto bene. La qualità nella squadra c’è. Sempre difficile dare percentuali, stiamo lavorando. In questa settimana con le amichevoli possiamo capire meglio. Manca poco”.

Napoli,  le parole di Conte alla vigilia della gara amichevole con l’Olympiakos

LE PAROLE DI CONTE- “Finiamo un periodo di lavoro importante, la pre-season è un periodo in cui si lavora tanto e in cui si cerca di continuare il lavoro con i ragazzi che sono stati confermati e di inserire i calciatori nuovi. Dire che siamo un cantiere aperto mi sembra la definizione più giusta. Sono contento dei ragazzi, stiamo lavorando bene, sia con i ragazzi che c’erano già sia con i ragazzi nuovi. È evidente che con i nuovi ci vuole più tempo per farli ambientare e inserirli”.

SUL LAVORO ATTUALE- “L’equilibrio è alla base di tutto. Quando mi riferisco a cantiere aperto, significa che stiamo provando diverse soluzioni. Un allenatore deve cercare di trovare differenti soluzioni, sarà un’annata lunga in cui ci saranno tante partite. Abbiamo lavorato tantissimo sul 4-3-3, è un sistema di gioco nelle corde di questa squadra e abbiamo gli interpreti per farlo. C’è sicuramente da lavorare e da oliare alcuni meccanismi soprattutto nella fase offensiva. Un allenatore deve essere bravo a ottimizzare con l’equilibrio alla base di tutto”.

SUL MERCATO- “Dal mio arrivo abbiamo preso 13 giocatori e ne abbiamo venduti 7. Abbiamo ceduto alcuni top player come Osimhen e Kvara. Questi sono i fatti, quindi quando dico che c’è tanto movimento, significa che siamo un club che sta portando avanti la ricostruzione. Siamo un club che si sta muovendo tantissimo sul mercato, siamo ancora in ricostruzione.

RIFLESSIONI- “Noi abbiamo vinto lo scudetto al primo anno di ricostruzione, non alla fine di un ciclo, è stato qualcosa di straordinario proprio perché siamo ancora in piena rifondazione della squadra. Quindi noi stiamo facendo solo un altro step di un percorso, per completare la rosa numericamente, ci servono più giocatori. Ma bisogna essere consapevoli che quando compri così tanti giocatori, si può sbagliare. Non tutte le ciambelle vengono col buco, tutti sbagliamo. Ma è nostro dovere provare ad avere stabilità nel tempo, nel futuro, per aprire un ciclo. Abbiamo preso uno come Lucca che è acerbo, non è un giocatore finito, che dovrà imparare da Lukaku. Ma dobbiamo completare la rosa e anche dare tempo a questi ragazzi. Ad esempio Lang arriva da un campionato diversissimo e ha bisogno di tempo per ambientarsi all’Italia”.

Donnarumma, Enzo Raiola fa chiarezza

SENSAZIONI- “Nemmeno io mi aspettavo questa situazione, specialmente prima di questa partita, che è la partita di Gigio. La Supercoppa Europea di disputa una volta che la squadra vince la Champions League. Dato che lui è stato protagonista assoluto della Champions vinta la scorsa stagione, penso che nessuno più di lui dovesse giocare questa partita”.

COSA SUCCEDE- “Noi non siamo mai riusciti a fare richieste, loro si sono impuntati su un nuovo format di contratti che stavano stipulando anche altri giocatori che hanno rinnovato. A noi sembrava un po’ strano questo modus operandi perché sappiamo tutti che il PSG non ha mai avuto problemi sotto l’aspetto finanziario, visti anche i trasferimenti che sono stati fatti in questa stagione. Loro mettevano tutto sul piano del fairplay finanziario, dovevano rientrare da alcune situazioni che negli anni erano state deficitarie per il club e dovevano farlo mettendo a posto il salary cup dei giocatori”.

SULLA PROCEDURA- “Inizialmente non siamo stati d’accordo per alcuni mesi, ma poi abbiamo detto che questa condizione ci andava bene, visto come stava andando la squadra e il cammino in Champions. Il club è forte, la squadra pure, ci troviamo bene: andiamo avanti. Nel momento dello scambio dei documenti c’era qualcosa che non era stato messo come era stato pattuito inizialmente. Ho chiesto delle spiegazioni e mi hanno risposto che purtroppo non era più fattibile rispettare quelle condizioni. A quel punto abbiamo capito che dovevamo fermarci un attimo e aspettare la finale di Champions. Sono stato anche ‘profeta’, dato che avevo detto a Luis Enrique ‘Ci vediamo dopo la vittoria della Champions’. E così è stato”. Così L’agente del portiere a SportMediaset.

Autore

Facebook
X (Twitter)