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Rassegna: Serie A, giornata di vigilia. Le voci dei protagonisti, Giroud e Gazidis per il Milan, Paratici per il Tottenham sulla Juventus

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Rassegna stampa di venerdì 4 febbraio, in primo piano il calcio con il campionato di Serie A che torna dopo le feroci polemiche relative alle ultime operazioni di mercato. Domani si gioca, “per fortuna” non c’è Fiorentina-Juventus, il tempo probabilmente aiuterà i tifosi viola ad accettare maggiormente la recente cessione di Vlahovic, così come i tifosi del Tottenham gli acquisti di Bentancur e Kulusevski dalla Juventus, operazioni spiegate da Fabio Paratici, in una lunga intervista rilasciata al canale tematico del club. Il direttore generale ha fatto chiarezza sulla motivazione che avrebbe portato il club ad investire sui due ormai ex bianconeri. Andiamo a vedere che cosa ha detto.

PARLIAMO DI OPPORTUNITÀ- “Quella di gennaio è una finestra diversa dall’estate, qui parliamo di opportunità. Noi siamo andati a prendere giocatori giusti per le posizioni giuste. Giocatori come Bentancur e Kulusevski, che sono giovani ma già con buona esperienza. Bentancur ha giocato 5 anni alla Juve e ha quasi 200 gare, Kulusevski si avvicina alle 100”.

TIFOSI CONTRARI- “Giocano entrambi in nazionale e hanno partecipato a Mondiali o Europei. Sono giocatori ancora giovani e noi dovremo farli crescere ancora. In questo campionato, con questa squadra, con Conte possono migliorare ulteriormente nonostante la già buona esperienza. Bentancur è un centrocampista completo, un box-to-box, un calciatore di affidamento. Kulusevski ha solo 21 anni, ha 10 gol e 10 assist con la Juventus ed è un grande prospetto a livello europeo, ma è pure già pronto per giocare”.

RAPPORTO CON CONTE- “Io e Antonio ci conosciamo da tempo, abbiamo lavorato a lungo insieme raggiungendo grandi traguardi. Parliamo spesso ogni giorno di come possiamo migliorare la squadra, non solo sul piano tecnico ma anche sullo stile di gioco e sulla mentalità. Poi c’è bisogno di tempo e passione per costruire qualcosa, ma dobbiamo essere uniti. Abbiamo uno dei migliori allenatori al mondo e penso che stiamo procedendo nella direzione giusta. Ci attendono 3-4 mesi impegnativi, in cui capiremo di cosa avrà bisogno la squadra per il futuro e come muoverci in estate”.

E poi il Milan, raccontato in questo caso da Giroud per la squadra e da Gazidis per la dirigenza, due punti di vista differenti ma che combaciano alla perfezione. Andiamo a vedere che cosa ha detto il giocatore al format esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, il sito d’intrattenimento sportivo Official Partner di Ac Milan.

DERBY GARA SPECIALE- “Ho segnato al primo contro il Tottenham e abbiamo vinto 1-0. I derby sono partite speciali che sento molto. Crediamo allo scudetto. Se vinciamo penso che avremo l’opportunità di lottare fino alla fine. I tifosi finora hanno visto le mie qualità, ma so che posso fare ancora di più, la cosa importante è stare bene fisicamente. Voglio segnare di più e aiutare la squadra”.

PRIME SENSAZIONI- “Le prime sensazioni sono state di orgoglio per aver firmato con il grande Milan, perché sono un tifoso rossonero e poi perché i francesi che hanno giocato qua erano tutti forti, vincendo tanto come Papin, uno dei miei giocatori preferiti”.

SU IBRA- “Mi piace moltissimo, lui e Shevchenko sono due attaccanti che ho sempre ammirato. Quando avevo 20 anni lui era già al top e i miei amici mi regalarono la sua maglia. Penso di averla ancora, ma questo è un segreto che non ho ancora svelato a Ibra”.

OBBIETTIVI 2022- “Il mio primo obiettivo è di vincere lo scudetto con il Milan, nella mia testa adesso c’è solo il Milan, oltre naturalmente alla mia famiglia”.

E poi Gazidis, intervenuto all’EXPO di Dubai per parlare di sviluppo e sostenibilità nel mondo del calcio.

CHAMPIONS FA LA DIFFERENZA- “Entrare in Champions League o no, oggi dal punto di vista finanziario fa la differenza. Lo stesso vale per le promozioni o le retrocessioni. Io sono d’accordo, ma finanziariamente può avere un impatto importante sui club, portandoli a prendere decisioni sbagliate. Come la Super League? Sì”.

SUL NUOVO STADIO- “Dobbiamo necessariamente costruire un impianto nuovo, accessibile a tutti. La costruzione degli stadi moderni in Premier League ha cambiato radicalmente la posizione dell’Inghilterra, il calcio inglese è diventato una sorta di Super League. Quello italiano, invece, è calato perché le società non hanno investito nelle infrastrutture. Costruire un nuovo stadio verde e sostenibile a Milano è straordinario ed è fondamentale per tornare al top: sia sul campo che fuori. In prima persona sono coinvolto da tre anni per il progetto dello stadio. E finalmente abbiamo ottenuto l’approvazione. Sarà totalmente privato”.

NON SOLO STADIO- “non stiamo costruendo solo lo stadio di Milano, ma stiamo anche sviluppando e rivalutando la zona adiacente. San Siro è unico, ma ormai è vecchio e di cemento. Il nuovo stadio sarà accessibile 365 giorni l’anno e non solo in quello della partita. Dunque, non si tratta solo di calcio”.

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