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Rassegna: Serie A, la salvezza passa dalle gare di oggi. Superlega, tempesta ancora in corso. Sinner, il tricolore in semifinale

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Rassegna stampa di sabato 24 aprile, anche oggi le prime pagine dei quotidiani sono cariche e suddivise tra Serie A, calciomercato e Superlega. Andiamo per gradi. Doppia sfida salvezza nel pomeriggio odierno, si comincia con Genoa-Spezia alle ore 15, con le due squadre improvvisamente ripiombate nell’incubo, dopo la doppia vittoria del Cagliari nelle ultime due gare. Alle 18 Parma-Crotone, gli emiliani hanno ancora una flebile speranza, i calabresi invece con 15 punti attendono solo il verdetto definitivo. Ore 20:45 Sassuolo-Sampdoria, sfida di metà classifica ma attenzione alla squadra di De Zerbi, reduce dalla vittoria contro il Milan e fortemente decisa a non accontentarsi dell’ottavo posto in classifica. Roma avvisata, i giallorossi se la vedranno domani con il Cagliari in Sardegna. Superlega, la Figc pensa ad una clausola “anti-fuga” da imporre nei contratti di iscrizione ai prossimi campionati, in modo tale che chiunque voglia ripetere quanto accaduto, sia avvisato delle conseguenze. Calciomercato, la Juve avanza una proposta per Donnarumma, Milan con le spalle al muro. Andiamo a vedere i titoli dei maggiori quotidiani odierni, partendo da Gazzetta dello sport.

GAZZETTA DELLO SPORT- Il quotidiano apre con temi di fuoco anche quest’oggi, il clima è ancora rovente dopo l’incendio scatenatosi lunedì notte, l’argomento è sempre quello: la Superlega. “Milan, juve, Barça, Real. Ultimatum per 4. L’avviso di Ceferin (capo della Uefa): «Chi non esce dalla Superlega è fuori dalla Champions». E ancora: “Lega di A: un’assemblea metterà sotto accusa Agnelli, Marotta e Scaroni”. In prima pagina anche le parole di Kean del Psg, in una lunga intervista l’attaccante si racconta in maniera molto emotiva, toccando temi di grandissima attualità: «Il primo pallone? Ad Asti, in oratorio andavo sempre con mio fratello che si allenava lì. Lo accompagnavo e, visto che non potevo giocare con loro (lui è del 1993, io del 2000), cercavo di imitarlo. Mi mettevo da parte con un pallone. E tiravo in porta. Ho cominciato così, a sei anni… Quando ero piccolo non tifavo per nessuna squadra. Guardavo tutte le partite, ero pazzo per il calcio, ma senza sentirmi tifoso. Mio zio veniva sempre da noi a vedere la tv e lui era milanista. Per cui allora scelsi il Milan. Ma poi cambiavo ogni giorno, ogni partita che vedevo tifavo per la squadra che mi piaceva di più. La figurine? Certo, mi piacevano tanto, ma quando ero piccolo non potevo permettermi di comprarle. Chiedevo a mia madre i soldi per acquistare le bustine e l’album ma lei non poteva darmeli. Per cui non ho avuto mai la possibilità di fare una collezione». Poi un tema caldissimo: «Il razzismo è una brutta cosa, l’ho sentito, non solo in campo, anche quando ero piccolo. Bisogna combatterlo, con decisione. Non si può subire, non si può accettare. Quando sento parlare di razzismo divento triste. Mi sembra assurdo che si possa discriminare una persona per il colore della sua pelle».

CORRIERE DELLO SPORT- Il quotidiano affronta oggi la questione Donnarumma, con la Juventus sempre più avanti, rispetto ad un Milan che non sembrerebbe intenzionato a cedere alla richiesta di Raiola. Corsport illustra la situazione, in primis dal punto di vista bianconero, ovvero mostrando l’idea di Paratici, pronta a diventare un pero e proprio piano di movimento, in direzione del colpaccio: “Dopo lo shock Superlega i bianconeri tentano l’affondo sul portiere della nazionale in scadenza di contratto. I riflessi sugli altri casi in sospeso (come Dybala) non spaventano la dirigenza”. Banalmente parlando, si tratterebbe di una proposta da 10 milioni di euro stagionali, contro gli 8 offerti dai rossoneri, cifra che il Milan ha già fatto intendere di non voler superare. Raiola accoglie e presto restituirà in casa Milan, in attesa eventualmente di una controproposta.

CORRIERE DELLA SERA- Cambiamo argomento, il tennis alla pagina 45 dell’edizione odierna, protagonista del pezzo di Marco Calabresi, è Jannik sinner: “Sinner mistertie-break, Rublev si arrende. L’azzurro va in semifinale a Barcellona, Berrettinisfida Daniel a Belgrado”. Poi l’approfondimento: “Ha vinto Jannik- si legge- ma forse più della qualificazione alla semifinale di oggi a Barcellona c’è il datosui 12 tiebreak vinti sui 15 giocati nell’anno solare. Si traducono, a 19 anni, in una solidità spaventosa, in una testa che non scappa mai dalla partita e in un braccio che non trema quando i punti diventano decisivi. «Partite come queste sono essenziali per acquisire esperienza», dice Jannik, che oggi si troverà di fronte Stefanos Tsitsipas per la prima volta lontano da Roma”.

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